in piazza santa croce
Benigni legge Dante,
il protagonista è Berlusconi
«A Dante piaceva una donna, e l'ha messa ai piani più alti dell'empireo. Anche a Berlusconi piaceva una donna, e l'ha messa nei piani più alti del Pirellone»
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...., pare di no: Firenze blindata ai dissidenti contro-corrente, o meglio contro il "potere sedimentato". Allora..., scusate. Godetevi il pensiero unico.
E' evidente che anche tu parli come un giullare di regime e non puoi non difendere il Benigni oggi ridotto ad un relitto lontano parente del brillante personaggio che abbiamo ammirato. Non essere fazioso amico certa di vedere la realtà invece di sparare invettive contro il Berluska che per tua disgrazia è stato eletto in democrazia anche se da gente che tu consideri sottosviluppata. Quale sarebbe la tua alternativa : Cuba o la Corea del Nord ?
....., a Firenze si riesce a dissacrare tutto, Dante compreso. Del resto Dante, non fu forse buttato fuori a calci nel culo dai fiorentini? E ora il popolo gigliato si scopre estimatore di Dante, grazie a Benigni? Mah!?! Magari una ascoltatina alle letture di Sermonti (che la Comedia la leggeva e la commentava TUTTA) non gusterebbero, comunque, se al popolo beota piace così', così' sia, che ci si deve fare? Tutto quanto fa spettacolo nella canicola estiva. Tanto l'impianti, le luci hollywodiane, il traffico bloccato, gli straordinari ai vigili e alla polizia, non li paga mica il buon Robertino? Li paghiamo noi, vero Renzino? Quanto ai riferimenti a Berlusconi,e chi ci ride sopra, meglio evitare commenti: tutto da copione.
'Sto leggendo commenti ... imprecisi e faziosi... Benigni faceva satira e battute su Berlusconi... quando era ancora al potere'. Caro signore, forse ha equivocato: la corte non e' certo quella del principe B. Ci si riferiva all'altra corte, quella dipinta di rosso (guardi un pochino piu' in la', a sinistra) di cui il buffone e' a pieno servizio. L'Italia non e' cambiata troppo dai tempi dei Guelfi e Ghibellini (o da quelli dei Bianchi e Neri - no, no la Juve non c'entra) e la lotta viene fatta anche con la satira militante, che colpisce ovviamente in un'unica direzione.
Questi commentatori compiacenti, scodinzolatori del guitto pratese, si vadano a leggere il giudizio di un grande come Albertazzi che stroncò l'indecorosa esibizione sul cantico della Madonna del Paradiso, esaltata dal vergognoso rufianesimo dell'Italia progressista!
Come ha detto il grande Albertazzi, commentando i vergognosi piaggiatori di questo guitto per l'indecorosa dizione del ' cantico della Madonna ', ' brutta esposizione con forte accento pratese e senza rispettare la punteggiatura del poeta!'. Il classico intellettuale da Casa del popolo con la fissa di Berlusconi! Squallido personaggio!!
a me non interessa benigni come comico policizzante o dantesco (la divina commedia mi e sempre rimasta sulle palle!)MA come fiorentino.di avere lavorato una vita nel turismo negli alberghi e adesso come guida autorizzata e di vedere BLOCCARE UNA PIAZZa come SANTA CROCE al vero TURISMO che ci da da mangiare tutto l anno...solo a parte i 6000 per fare DIVERTIRE il sindaco.
Secondo i commenti -tutti degli amici nostalgici del satiriasico di Arcore tranne uno forse- Benigni ormai è un guitto qualsiasi. Vero,in parte, e lo dice uno che di quella parte politica-quella dei denigratori a prescindere basta che non la si pensi come Feltri,Ferrara e quello di Libero impongono- non condivide nemmeno una virgola: basti ricordare infatti come lui ha pubblicizzato l'ultimo film di W.Allen presentandolo come se fosse Fellini o Bergman, in cui è protagonista o quasi,che invece stata delle più grandi sòle cinematografiche dell'ultimo triennio. Vero anche che in Santa Croce- ormai una piazza per ogni scopo, fra poco ci porteranno pure le pecore- sempre meglio lui che quella di Amici,poi,magari. E vero è che i citati Foà,Albertazzi ealtri saranno pure gente di talento,ma Dante 'letto' da loro è soporifero. Mai come dopo Benigni Dante è stato ...di moda anche fra i giovani,anche se mezzo mondo ritiene che oltre alla statua lì appena dietro fra "Le urne dei forti" ci sia anche la sua di tomba. Ma questa è un'altra storia.
'Benigni giullare al servizio della corte ... Benigni faceva satira e battute su Berlusconi anche quando era ancora al potere?' Caro signore, come nella Commedia, anche qui nel blog alcuni interventi vanno decriptati, altrimenti non possono essere capiti. Faccia suvvia un piccolo sforzo. Le diro', per metterlo sulla traccia, che la sua identificazione del principe con B. e' assolutamente contraddittoria e che forse dovrebbe volger lo sguardo un pochino piu' a sinistra ... ai potentati rossi. Sa, l'Italia non mica cambiata molto dal tempo dei Guelfi e Ghibellini (o dei Bianchi e Neri - la Juve non c'entra).
Lei scrive: " Sto leggendo commenti che non sono solamente imprecisi e faziosi ma l'esatto contrario della verità" ; e prosegue: " Questa gente che pensa e commenta in questo modo senza prima collegare il cervello sono coloro che, votandolo, ci hanno regalato 20 anni di governo Berlusconi ridicolizzando il nostro paese nel mondo." Mi scusi, Riccardo, ma a parte il suo evidente conflitto con la lingua italiana, a Suo cervello collegato e pensante, non impreciso e tantomeno fazioso, mi può datare i 20 anni di governo Berlusconi? Sa, a noi "gente a cervello scollegato" i Suoi conti proprio non tornano. Ci può illuminare con date e calcoli? Grazie.
Un vero dannato nell'Inferno dantesco e' lui, il Benigni, che per pena deve sempre trovare qualche scemenza da dire contro il Cav, qualcosa che piaccia ai suoi padroni, che lo portano in giro al guinzaglio.
Sto leggendo commenti che non sono solamente imprecisi e faziosi ma l'esatto contrario della verità!! Ma come non ricordate che Benigni faceva satira e battute su Berlusconi anche e sopratutto quando era ancora al potere?? Questa gente che pensa e commenta in questo modo senza prima collegare il cervello sono coloro che, votandolo, ci hanno regalato 20 anni di governo Berlusconi ridicolizzando il nostro paese nel mondo. I festini che assomigliavano alle antiche corti principesche casomai le si faceva ad Arcore con tutto il corollario di personaggi dell'epoca: puttane, ruffiani, maiali ecc. e come giullare non c'è mai stato Benigni.
senza Berlusconi sembra proprio orfano! peccato che senza di lui non sappia cosa raccontare! dal film Pinocchio in poi è stato in costante declino, e si vede!
Con Berlusconi al governo abbiamo riso, si per non piangere. Ricordo ancora le inquietanti barzellette, qualcuna anche con bestemmia! Bravo Roberto, bravo Benigni, la satira è comicità e il Berluska che, dopo 20 anni, in nome del rinnovamento, si ripresenta è l'emblema della comicità. Mi è arduo capire chi commenta ancora in difesa del "nano frottolo" di arcore, è dura vedere la verità? E' così difficile?
Poveri toscani, altro che maledetti. Ma possibile che per piaggeria applaudano battute vecchie e scontate? Ormai gli USA ci hanno contagiato anche nella comicità: da loro una battuta di un comico gli fa fare carriera senza doverla cambiare per tutto il resto della sua esistenza. Noi eravamo abituati a un Walter Chiari, a un Dapporto, ad un Macario, che pur rimanendo sempre loro stessi, avevano e creavano un universo di gag sempre diverse. Benigni é bravo, ma ormai, come comico, é cotto. Ma é cotto anche il pubblico di Firenze, altrimenti lo fischierebbe anzichè applaudirlo acriticamente.
Questo pagliaccio massacra Dante: sembra la lettura scanzonata fatta dal solito Pierino in classe per far ridere i compagni. Ho nella mia biblioteca la ragistrazione delle letture di tutta la Divina Commedia, fatta tanti anni fa da chi era all'altezza per leggere una così grande Opera: Arnoldo Foà ,Giorgio Albertazzi, Tino Carraro, Antonio Crast, Carlo d'Angelo, Achille Millo, Romolo Valli. Si era ai primi degli anni '60. A quei tempi, se si fosse presentato un benigni a leggere in quel modo, lo avrebbero cacciato a calci nel culo.
Come accade per Bossi e Pannella, le tirate di Benigni lasciano un senso di disagio e di inadeguatezza: non vorresti essere lì ad ascoltare e, in fondo, provi un senso di vergogna per averlo a suo tempo ammirato o seguito. Anche i comici, come i politici, quando non hanno più nulla da dire, dovrebbero restare in silenzio ed eviterebbero così di scivolare nel patetico prima ed impantanarsi nel penoso poi.
questo è diventato Benigni. Irriconoscibile e impresentabile se non a quelli che la pensano come lui. Peccato davvero vedere un ottimo guitto ridotto a mendicare applausi con battute da suburra.
un bersaglio come berlusconi? anche i comici non si rinnovano, purtroppo il cinismo es il revival non ci sottraggono dal passato: é necessario chiudere la porta ed aprire le finestre, la puzza del passato dobbiamo superarla con gente nuova e dinamica, senza pregiudizi o rancori. Buon fine settimana a tutti.
ma solo buffoni di corte. I buffoni di corte non attaccano mai il principe, attaccano sempre e solo i nemici del principe. Dal principe ricavano onori, regali e anche automobili con autista filippino.
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