Comunale, giù l'intonaco

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Comunale, giù l'intonaco

Il crollo sul tetto del palcoscenico: chiusa la sala. Verifiche sulla sicurezza dell'aria

È accaduto martedì nella tarda mattinata anche se il comunicato del Comunale è arrivato solo alle otto di sera. Il Maggio, il vecchio teatro dove è in corso una parte del 75mo festival d’opera, prosa, musica e danza ha perso un pezzo. Dalla volta del palcoscenico è caduta una porzione di circa 50 centimetri quadrati, per uno spessore di 5 millimetri, di intonaco. Il teatro è stato subito chiuso e per valutare l’entità del danno e correre ai ripari è stato coinvolto il direttore della sicurezza Vincenzo Stupazzoni, una ditta specializzata in analisi della stabilità degli immobili ed eventuali interventi di consolidamento e, soprattutto, la Asl di Firenze. Il timore più grosso, che fa temere per il prosieguo del festival, non nasce solo dalla verifica della stabilità del tetto infatti, ma anche e soprattutto dalla possibile contaminazione da amianto, normalmente isolato dalla sfoglia pittorica che ha appena ceduto e che oggi potrebbe essersi disperso per l’aria.

Su quest’ultimo elemento non c’è ancora nessuna certezza, ma quello che è sicuro — fanno sapere dalla direzione del dipartimento di Prevenzione della Asl di Firenze — è «che già da oggi partirà l’analisi del frammento caduto e di campioni di aria per escludere la presenza, nell’ambiente, di materiale pericoloso per la salute. Per avere dati certi in materia e per lo studio della campionatura è stata coinvolta l’università di Padova. Nella porzione che ha ceduto ieri delle fibre di amianto erano presenti. Bisognerà vedere se in teatro se ne sono disperse altre». Solo se verrà escluso il pericolo di contaminazione e la parte interessata dal crollo verrà messa in sicurezza, il festival potrà proseguire. L’ultimo via libera però toccherà proprio all’Asl.

Il prossimo spettacolo in cartellone al Comunale è quello dedicato alla musica di Béla Bartók con la messa in scena del balletto Il Mandarino meraviglioso e dell’opera Il castello del duca Barbablù entrambi diretti da Zsolt Hamar, in programma il 31 e cioé tra una settimana esatta. «Non credo che ci siano rischi per la riapertura della sala entro quella data — dice il direttore della Sicurezza Vincenzo Stupazzoni — Quando è avvenuto questo cedimento io mi trovavo fuori Firenze. Da quello che mi è stato riferito però si tratta di una piccola porzione di sfoglia pittorica». Che però nessuno, sino a ieri sera, era in grado di dire cosa avrebbe potuto causare se ci fosse stato in corso uno spettacolo. «Dato lo spessore della porzione di tetto caduta, non più di 5 millimetri — continua Stupazzoni al telefono dalla Sicilia — mi sento di escludere che questo cedimento avrebbe potuto mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori. Ma ripeto, per avere un quadro chiaro della situazione aspetto di tornare a Firenze, di vedere personalmente il danno e di parlare coi tecnici che cureranno gli interventi».

Il cedimento — che, sostiene la direzione del teatro, non dovrebbe interrompere la regolare attività — potrebbe essere avvenuto a causa di infiltrazioni d’acqua. Va inoltre ricordato che negli anni scorsi la grande bonifica dall’amianto che è stata fatta al Comunale riguardava proprio il tetto. Fino a ieri dunque non c’erano pericoli di contaminazione. Da oggi sarà tutto da rivedere. Già in mattinata saranno montati i ponteggi per procedere coi lavori, saranno prelevati nuovi campioni di aria e si valuterà la soluzione migliore per non far correre alcun rischio a lavoratori e spettatori. Bisognerà insomma aspettare il verdetto di tecnici, sperando che il 75mo festival vada a buon fine.

Chiara Dino22 maggio 2012 (modifica il 23 maggio 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA