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FORTE DEI MARMI

Il triciclo? Tres chic

Sempre più fortemarmini si spostano su tre ruote. Hanno cominciato le colf qualche anno fa, poi è toccato alle russe, adesso il triciclo è un must di mamme, adolescenti e vip

FORTE DEI MARMI - «Questa volta i russi non c’entrano nulla», sorride una residente. Eppure se le straducole del centro pullulano di tricicli colorati un pochino di «colpa» ce l’hanno anche loro. I mezzi a tre ruote, un po’ goffi e sgraziati, sono l’ultima tendenza fortemarmina. Inizialmente comprati alle domestiche filippine dai proprietari delle ville di Roma Imperiale, si sono poi diffusi con l’arrivo delle ricche figlie del Volga. Sia le une che le altre - si dice a bassa voce - li preferiscono perché la bicicletta non sanno portarla. Oggi, però, sono diventati un dettaglio di stile. Li guidano le giovani mamme in vacanza e pure qualche nome del piccolo schermo. Semplici o agghindati con pupazzi e perline vanno da 500 a 1500 euro. Il fenomeno salta all’occhio non appena varcato il confine. A Viareggio, Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta e, presumibilmente in ogni altra parte del mondo, il triciclo va bene per due categorie: bambini e anziani.

UTILI E CHIC - Nella cittadina più in della Versilia, invece, ci vedi in sella chiunque e ti chiedi il perché. Cominci a capire qualcosa, soltanto se capiti da Kose Rose, boutique frequentata da tutti i vip e pseudo vip di passaggio, da Renato Zero alla Canalis, da Christian de Sica a Federica Panicucci. Proprio davanti all’ingresso è parcheggiato un triciclo rosa maialino, tirato a lucido e dotato di un cesto di vimini addobbato come un albero di natale. Fa pendant con la vetrina, zeppa di bizzarrie e accessori color caramella. Kose rose, da quando il tre ruote ha cominciato ad affermarsi come veicolo dotato, se non di grazia, quantomeno di carattere, hanno cominciato a metterlo in catalogo insieme a borse, cornici e capi d’abbigliamento. Costo: dai mille ai 1500 euro. «Dall’inizio dell’estate - spiega la titolare Stefania - ne abbiamo venduti una quindicina, ma la tendenza è iniziata già dall’anno scorso». I colori che vanno per la maggiore? «Il rosa, il turchese e l’azzurro. Noi, comunque, li facciamo in base alle richieste del cliente. Massima personalizzazione». Quello che fa acquisti qui, d’altronde, è quasi sempre il cosiddetto «fashion victim» (così almeno dice il sito del negozio). Di conseguenza, le richieste si sprecano: «C’è chi vuole il nome dipinto sul telaio e chi un cestino impreziosito con conchiglie. La maggior parte chiede pupazzi giganti, perle e ciondoli di ogni tipo». Tra le acquirenti ci sono anche donne dello spettacolo. Chi siano, però, non è dato saperlo: «Hanno espressamente chiesto di non dirlo a nessuno», taglia corto Stefania.

COME NASCE LA TENDENZA - A raccontare la genesi della tendenza, invece, è Claudio dello storico negozio cicli Maggi, su viale Morin: vendita e noleggio di mezzi a pedali dal 1906. «Il triciclo è un’usanza tutta fortemarmina iniziata una quindicina di anni fa con le domestiche filippine - spiega - e proseguita con le russe. Poi, nel corso del tempo, si è cominciato a diffondere anche tra quelle donne che in bicicletta ci sapevano andare. Le ragioni sono la sua comodità soprattutto per fare la spesa e portare i bambini, grazie all’ampio cesto posteriore. Oggigiorno, tuttavia, è diventato un mezzo che piace a prescindere dall’utilità. Si vendono, ma soprattutto si danno a noleggio. Proprio ieri ne ho dati via cinque a un’intera famiglia e per andare incontro alle richieste dei clienti ho ampliato la gamma dei colori disponibili». Va da sé che il triciclo non è fatto per gli uomini. «Ne capitano due a stagione», sorride Laura, la titolare di Bm bike, un altro negozio di cicli del Forte. Negli angusti locali a due passi dalla piazzetta non ce n’è nemmeno uno: «Sono molto ingombranti perciò li teniamo nel giardino di casa», spiega. Un altro difetto? «Che tendono leggermente verso destra, poiché la trazione è soltanto su una delle due ruote di dietro. Di bello hanno che girano interamente su se stessi. Anche io me ne ero fatto uno bellissimo, arancione, con sella retrò. Poi però è arrivato un russo che lo ha voluto comprare a tutti i costi». Alla fine Laura ha ceduto. Per 1060 euro.

Filippo Bernardi
18 agosto 2010(ultima modifica: 20 agosto 2010)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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