la citta' che non conosci
Firenze addormentata?
Guida ai nuovi locali
La città del giglio si rinnova silenziosamente, offrendo alla gente posti nuovi da frequentare, luoghi antichi e dimenticati o contaminazioni che lasciano spazio a modi alternativi di concepire cibo, musica e cultura
Firenze addormentata, Firenze che offre poco e niente, Firenze dove la sera si esce e non si trova mai nulla di interessante da fare: i versi di una canzone sentita più e più volte. Ma a ben guardare, la città del giglio si rinnova silenziosamente, offrendo alla gente posti nuovi da frequentare, luoghi antichi e dimenticati o contaminazioni che lasciano spazio a modi alternativi di concepire cibo, musica e cultura.
La prima tappa del viaggio di corrierefiorentino.it nella “Firenze che non conosci” è nei locali, in quei posti che aprono qua e là rispecchiando un po' i cambiamenti di una città che piano piano si modifica. Santo Spirito, per esempio, è uno di quei quartieri che si sta poco alla volta reinventando (nonostante “la caciara” e il degrado che spesso fa parlare di sé) offrendo a nuovi venuti e antichi frequentatori, spazi di incontro dalle caratteristiche precise e interessanti. Il primo è Vivanda (via Santa Monaca 7r), prima enoteca biologica in città e gastronomia dall'appeal contemporaneo, che mette a disposizione dei clienti verdura a chilometri zero e prodotti rigorosamente biologici. L'atmosfera è gradevole e i proprietari molto accoglienti, funziona anche a mo' di ristorante, con tavoli che ci si apparecchia da soli, usando piatti, bicchieri e posate rigorosamente riciclabili. Taglieri di salumi, ottime zuppe ma anche secondi e contorni che vengono serviti velocemente e una notevole selezione di etichette scelte, tutto a prezzi contenuti. Se è il cibo naturale quello che si sta cercando, un altro posto da segnalare è il circolo Aurora (piazza Tasso), che nei vecchi locali dello spazio ricreativo nato negli anni Cinquanta a ridosso delle antiche mura, ha creato un punto d'incontro piacevole e intimo dove sorseggiare buon vino, mangiare piatti a base di ingredienti selezionati, il tutto accompagnato da un sottofondo musicale jazz, spesso sostituito da vere e proprie jam session alle quali il pubblico presente (mai troppo perché gli ambienti non sono enormi) partecipa sempre con grande entusiasmo.
Altra tappa da non perdere, questa volta proprio in piazza,
Novità anche per gli amanti dei club, in via Mannelli ha da poco aperto i battenti Cielo, discoteca che ogni settimana ospita famosi dj arrivati da mezzo mondo, mentre chi non l'ha già fatto non può perdersi l'aperitivo con le farfalle nel tepidarium del giardino dell'orticoltura (ingresso da via Vittorio Emanuele, a due passi dal Parterre), tra lo svolazzio di farfalle esotiche e un allestimento che strizza l'occhio alla fine dell'Ottocento. Chi vuole farci una capatina deve affrettarsi, il bar e le farfalle scompariranno alla fine del mese come la carrozza di Cenerentola!
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