il locale
Il bistrot-boutique fuori dal centro
La Firenze social frequenta sempre più zone extra Ztl. L’ultima novità è l’Outside: un boutique-bistrot in Lungarno del Tempio
Non solo dentro le mura. La Firenze social frequenta sempre più zone extra Ztl. Così le aree limitrofe ai varchi si popolano di nuovi hot spot dove pranzare, cenare e incontrarsi senza ansie da parcheggio e terrore di multe. L'ultima novità si chiama Outside. Affacciato sul Lungarno del Tempio accanto allo storico Hotel Mediterraneo ha aperto al pubblico il 7 maggio.
Un boutique bistrot - questa l'originale formula con cui viene presentato dallo chef Daniele Raddi e da Simone Taddei, uno dei proprietari - per tutte le tasche e facilmente raggiungibile. Look newyorkese e prodotto made in Italy come biglietto da visita. Disegnato da Saverio Innocenti, ha pareti di mattoncini bianchi a vista, colonne in lavagna dove postare con il gesso i menù del giorno, un privé con vetrate sui Lungarni e un'area esterna.
«Un posto - spiega lo chef - aperto ad un pubblico trasversale (i coperti sono 120) dove quello che mangi puoi portartelo a casa, da qui il riferimento alla boutique, grazie alla possibilità di acquistare gli stessi ingredienti con cui in cucina si preparano i piatti». Dalla pizza cotta a legna e disponibile anche nel formato «pizzino» napoletana dall'impasto al pizzaiolo fino ai pomodoro sottovetro, alle carni firmate Cecchin al panuozzo di Gragnano per i cultori della pasta lievita; mentre i nostalgici del secolo scorso potranno finalmente ordinare una «svizzera» che i fast food hanno divulgato come hamburger. Dell'immagine bohemien del bistrot, «nome composto nato dall'abbinamento della parola Bistroquet dato agli aiutanti vignaioli che facevano degustare il vino, i paté e i formaggi e bouistro bouistro... rapidamente rapidamente - spiega Raddi - ci piacerebbe riportare la cordialità degli Osti di una Firenze scomparsa, la competenza degli aiutanti vignaioli e la rapidità del servizio».
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