Milano, 20 settembre 2011 - 12:26

Firenze, dentro un calice

Torna Wine Town: degustazioni in piazze e palazzi storici. E al Mercato centrale show ai fornelli di dieci grandi chef

di Edoardo Semmola

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Il successo della prima edizione, lo scorso anno, ha portato Wine Town a spingere sull’acceleratore: più vino, più varietà di produttori, più spettacoli per più ore, tutto più concentrato in meno luoghi, e soprattutto la novità dell’ingresso a tutta cucina al primo piano del Mercato di San Lorenzo, che eccezionalmente - e questa è una sfida che il vino ha saputo vincere là dove la politica non c’era riuscita - apre le sue porte anche di domenica. Per due giorni, sabato 24 e domenica 25, torna la manifestazione che ha saputo accomunare due grandi tradizioni fiorentine e toscane: i grandi palazzi storici sia pubblici che privati, spesso appartenenti proprio alle grandi famiglie del vino, e l’esperienza enogastronomica dei grandi marchi. Per imparare a conoscere il vino e ad apprezzarlo in compagnia dell’arte e dell’ascolto di un buona offerta jazz. E per imparare anche, come risolve in battuta l'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori, "a bere con la testa e non con la bocca".

Sono dodici (l’anno scorso furono 24) i palazzi storici che questo weekend (dalle 17 a tarda sera) ospiteranno la manifestazione ideata dal comitato presieduto da Francesco Spanò, compresa una delle sedi storiche dell'Esercito Italiano, il Chiostro dell'Ammannati all'interno della Caserma Ferrucci in Santo Spirito. Tra i principali si ricordano Palazzo Pitti, Palazzo Guicciardini, la Loggia del Grano, e poi Palazzo Antinori e Palazzo Davanzati. Ma la due giorni inizia di pomeriggio al mercato centrale con una selezione di 10 chef toscani, uno per provincia, selezionati da WItaly e Luigi Cremona, che cucineranno davanti al pubblico offrendo specialità regionali, dalla cipolla di Certaldo ai fagioli di Sorana, il biroldo della Garfagnana o i brigidini di Montecatini. E poi convegni, incontri, spettacoli teatrali e naturalmente concerti che accompagnano le degustazioni: da Franco Santarnecchi a Danilo Rea, Steafano Cocco Cantini, Nico Gori e Alessandro Lanzoni, a partire già dal pomeriggio. I

nfine, spazio anche a una curiosa caccia al tesoro per le strade del centro storico. «Solo Firenze - ha spiegato il vicesindaco Dario Nardella - può vantare uno patrimonio storico e uno del vino di questa importanza: gli stessi nomi di molti antichi palazzi dimostrano come la loro storia si intrecci con quella della nostra tradizione enologica». E si è detto soddisfatto di vedere "finalmente una manifestazione che non richiede tende o gazebo, e che non occupa mezzo metro quadrato di suolo pubblico". Ultima novità: a ottobre WineTown sbarcherà anche a New York con un’anteprima, o meglio un assaggio, e la volontà di esportare questa ricetta anche in altre realtà che da anni si stanno facendo valere nella competizione mondiale delle vigne. Rispetto allo scorso anno, in ognuna delle location della maniestazione sarà possibile acquistare la "card" di Wine Town che permette di accedere alle degustazioni.

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