Milano, 7 gennaio 2013 - 11:53

Quando la moda si fonde con l'artigianato

Il simbolo di Cuoio di Toscana è un cuore e lo slogan è «nel cuore delle scarpe che amiamo». Ospite a Pitti nella sezione Make

di Ludovica V. Zarrilli

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Il simbolo è un cuore e lo slogan è «nel cuore delle scarpe che amiamo». Di cosa si parla? Del nuovo marchio Cuoio di Toscana, nato da un'idea del Consorzio vero cuoio, che abbina la manualità artigiana alla concia al vegetale e che ha deciso di presentare a questa edizione di Pitti Immagine uomo un brand che porta in sé l'essenza di una tradizione che da oltre un secolo viene portata avanti nel distretto tra San Miniato e Santa Croce sull'Arno.

Un'avventura del tutto nuova, in un primo momento destinata soprattutto al segmento di mercato business to business e mirata a sensibilizzare le aziende calzaturiere in modo che certifichino i propri prodotti, quando realizzati con il Cuoio di Toscana, in modo da orientare le scelte di un consumatore finale sempre più attento alle origini delle materie prime e alla qualità dei prodotti che sceglie. Con il nuovo marchio, il toscanissimo distretto, che è leader europeo con l'80% della produzione con un fatturato di 150 milioni di euro, intende dare nuova linfa al made in Italy e garantire per la prima volta la bontà di un prodotto fatto nel granducato. Per presentare al pubblico di Pitti la nuova avventura, i patron di Cuoio di Toscana hanno deciso di raccontarsi attraverso uno storytelling fotografico realizzato da Donato Galasso, che recupera atmosfere, volti, mani, macchinari delle antiche concerie del territorio toscano, firmato da Isabella De Maddalena e ospitato nella sezione Make della fiera.

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