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anteprima festival

Lido di Venezia alla Toscana
Tra zingarate Dante e marmi

Si apre la 66esima mostra del cinema di Venezia: quattro le opere toscane che andranno al Lido. In concorso solo La passione di Carlo Mazzacurati girato tra Pisa e Livorno

Si aprono oggi i battenti della sessantasettesima Mostra del Cinema di Venezia e la nutrita compagine toscana scalda i motori; sono quattro i film girati nella nostra regione che sfileranno sugli schermi del Lido: La passione di Carlo Mazzacurati, La commedia di Amos Poe , L’ultima zingarata di Federico Micali e Il capo di Yuri Ancarani. Il film di Mazzacurati, La Passione, in concorso, è stato interamente girato tra Casale Marittimo, Ponte Ginori, Bibbona, Montescudaio e Cecina. Prodotto da Fandango in collaborazione con RAI Cinema e con il sostegno di FST Toscana Film Commission, il film segue le vicende di Gianni Dubois (Silvio Orlando), un regista cinquantenne che non lavora da anni, e adesso che avrebbe la possibilità di dirigere una giovane stella della tv non riesce nemmeno a farsi venire in mente una storia. Come se non bastasse, una perdita nel suo appartamento ha rovinato un affresco del Cinquecento nella chiesetta adiacente. Per evitare una denuncia e una pessima figura, Gianni deve accettare la bizzarra proposta del sindaco del paesino in cui abita: dirigere la sacra rappresentazione del venerdì santo in cambio dell’impunità. Così si ritrova a passare una settimana nella Toscana più profonda, nel tentativo di mettere in piedi una specie di Via Crucis, con gli apostoli, Ponzio Pilato, la crocifissione e un vanitoso attore locale nella parte di Cristo (Corrado Guzzanti).

Ma deve anche pensare al film per Flaminia Sbarbato (Cristiana Capotondi), la diva del piccolo schermo che non ne può più di aspettare. Quando tutto sembra sfuggirgli di mano, Gianni incontra Ramiro (Giuseppe Battiston), un ex galeotto appassionato di teatro, pieno di buona volontà e spiantato quanto basta. Le cose sembrano prendere la strada giusta, ma non per molto: un brutto litigio con Flaminia manda all’aria il film, mentre Ramiro svanisce nel nulla, lasciandolo solo. Grazie a un ultimo colpo di scena, però, Gianni Dubois riuscirà per una volta a combinare qualcosa di buono. Il film, che uscirà nelle sale il 24 settembre (distribuito da 01) vede inoltre la partecipazione di Kasia Smutniak e un cameo di Stefania Sandrelli. Alle Giornate degli Autori ci sarà invece l’omaggio alla saga di Amici miei dei fiorentini Federico Micali e Francesco Conforti, L’ultima zingarata, diventato ormai un caso mediatico, grazie anche alla partecipazione straordinaria di Mario Monicelli (atteso al Lido per l’occasione) e Gastone Moschin. Il corto rimette in scena il funerale del Perozzi (Philippe Noiret nel film del 1975), ma come l’avrebbe voluto l’amico Melandri (Moschin), ovvero «con migliaia di persone, tutte a piangere, e corone, telegrammi, bande, bandiere, puttane, militari». Questo «finale alternativo» è stato girato il 6 giugno scorso, in Piazza Santo Spirito, dove si erano radunate quasi mille persone. La proiezione, che avverrà nella serata di venerdì alla Villa degli Autori, sarà preceduta da un nuovo «corteo funebre» di circa ottanta persone che giungeranno in gran parte da Firenze, per proseguire anche al Lido con lo spirito zingaresco di Amici miei. L’intento degli organizzatori è quello di proseguire oltre la Mostra del Cinema, per realizzare un vero e proprio documentario sul film di Monicelli.

Fuori concorso anche il noto artista Yuri Ancarani, che presenterà Il capo, interamente girato tra le cave di marmo di Carrara. Il corto (privo di dialoghi e voce over), che segue il lavoro del «capo» cantiere mentre controlla e coordina i cavatori e i mezzi pesanti, è composto solo da suoni naturali. «Ciò che mi interessa di più nei personaggi— ha dichiarato il regista— è che sono tutti nativi e si tramandano i segreti del mestiere di generazione in generazione. Non farebbero nessun altro lavoro che quello. La loro è una sfida quotidiana con la natura e sanno che se non lavorano si ferma tutta la città».

Marco Luceri
01 settembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

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