GRANDE FRATELLO

Ciccio Graziani libera
Pietro per una sera

L'ex allenatore ha scelto il toscano Titone per scendere in campo nella Mediafriends Cup, che allo stadio Flaminio di Roma vedrà impegnate le Mediaset Stars, la Nazionale Cantanti e il Grande Fratello Team

Dal Cervia al Grande Fratello, per Francesco Graziani cambia il contenitore ma non il contenuto: un reality per scegliere un concorrente calciatore. L’ex campione del mondo, infatti, è diventato un’icona televisiva, oltre che per le sue innumerevoli apparizioni nei programmi sportivi, quando ha allenato i dilettanti del Cervia portandoli ai massimi livelli della loro storia grazie a «Campioni», il primo reality sul calcio. N’è passato di tempo ma il Ciccio nazionale non perde il vizio e l’allegria di andare in televisione nei panni che gli sono più congeniali, quelli di allenatore e talent scout. Un’apparizione breve perché Graziani ha dovuto scegliere, tra i ragazzi presenti nella casa, quello con le qualità tecniche migliori per scendere in campo nella Mediafriends Cup, che allo stadio Flaminio di Roma vedrà impegnate le Mediaset Stars, la Nazionale Cantanti e il Grande Fratello Team, dove giocherà Pietro Titone.

L’ex attaccante della Fiorentina, infatti, ha scelto il ragazzo di Castellina Scalo, in provincia di Siena, che prima di partecipare al GF 11 ha giocato tra i dilettanti. Pietro ha 24 anni, è nato a Palermo, e ha un passato da calciatore: Monteriggioni, Sovicille e Virtus Poggibonsi. Suo fratello Mario è attaccante del Sassuolo. in serie B, dopo aver giocato con Sansovino, Pisa e Sambenedettese. Insomma, una famiglia di calciatori e per Pietro la partita di questa sera potrebbe rappresentare una vetrina importante per rimettersi in corsa una volta finita l’esperienza dentro la casa del Grande Fratello, dove ha già fatto parlare di sé per il gossip.

Per Francesco Graziani, che potrebbe giocare contro Pupo, in un derby tutto aretino, la scelta è stata più facile del solito e nel gioco dei richiami era sin troppo facile prevedere l’entrata in campo di Titone, che sarà prelevato questa sera dalla casa per giocare e poi ritornare tra i «reclusi». Un altro Francesco, De Gregori, cantava «un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia». Chissà se dietro i nove tatuaggi di Pietro si nasconde qualcosa del genere.

Francesco Caremani
16 dicembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA