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spettacoli

E' nata Penelope, la figlia di Gianna

Alla Clinica Madonnina di Milano, è nata Penelope, la bimba della Nannini. La notizia della gravidanza aveva provocato un dibattito sul fatto di diventare madre a 54 anni

La copertina di Vanity Fair del 17 novembre

La copertina di Vanity Fair del 17 novembre

Gianna Nannini ha smesso di leggere i giornali e guardare la tv, qualche mese fa. Ha spento la mente, aperto il cuore e pensato soltanto alla bambina che portava in grembo: un sogno rincorso da anni, il più grande della sua vita. E così, mentre fuori i media imbastivano un dibattito su quanto è conveniente, giusto, egoista e via dicendo, avere un figlio a 54 anni, la cantante coltivava il suo sogno, bello e impossibile fino a qualche anno fa, diventato di colpo reale con la nascita della piccola Penelope alla Clinica Madonnina di Milano.

È nata cantando e ha già i capelli rock: non poteva essere altrimenti. Penelope Jane, la figlia di Gianna Nannini, pesa 2 chili e 530 grammi, è lunga 48 centimetri e sta benissimo. Come la sua mamma che, grazie al Pilates, sua grande passione, l’ha data alla luce con due sole spinte. È stata concepita non per ovodonazione, come qualcuno può aver pensato, ma dopo «un lungo percorso di cure che negli anni hanno permesso questo risultato», ha spiegato all’Ansa il ginecologo Augusto Enrico Semprini, che l’ha aiutata a venire al mondo, tra l’altro nello stesso giorno della nonna, Giovanna Cellesi, cui la cantante è molto legata. È stato un parto naturale, in totale controtendenza, visto che in Italia le donne non più giovanissime (ormai la maggior parte) sono destinate al taglio cesareo. E mentre i siti di Tv Sorrisi e Canzoni e di Panorama litigano per accaparrarsi la «paternità» della notizia, Gianna si sta tranquillamente godendo le gioie della maternità e, insieme alle altre colleghe mamme, gira sorridente per i corridoi della clinica con la sua dolcissima erede in braccio.

Il vento del destino le aveva sempre soffiato contro. Nel 2001, i 25 chilometri della marcia Perugia-Assisi le furono fatali: il nascituro aveva un mese di vita, ma non ci fu niente da fare. Stessa sorte un anno dopo, quando un faticoso viaggio in Svizzera spezzò la seconda gravidanza, stavolta di tre mesi e mezzo. Sembrava scritto che Gianna Nannini non potesse avere figli. «Dopo due aborti consecutivi, non ho più voluto riprovare» dichiarò. Sembrava un sogno destinato a tramontare, tra sofferenza e rimpianti. Lo aveva rivelato nelle pagine della sua autobiografia, lo aveva confessato in qualche intervista, lo aveva scritto implicitamente nei testi delle canzoni.

Poi il destino ha cambiato rotta. E oggi il sogno è diventato realtà. Ha combattuto, è nato e tramontato, ha concepito emozioni e abortito speranze. Questa bambina ha aspettato tanto e alla fine ce l’ha fatta. Con pazienza e tenacia. Con amore. Il nome è lo stesso di quella donna eroica che, vissuta nelle pagine dell’Odissea, ha atteso per venti lunghi anni il ritorno del marito. «Ti chiamerò Penelope – ha scritto Gianna Nannini nella lettera indirizzata alla figlia pubblicata su Vanity Fair del 17 novembre - perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me». «Ogni tanto penso a te, sposti tutti i miei confini. Amor, che bello darti al mondo»: sono i versi (che accompagnano la lettera) di Ogni Tanto, canzone dell’album Io e te - in uscita l’11 gennaio - che la Nannini ha registrato durante la gravidanza e dedicato all’imminente maternità. «Mi piace pensare», scrive ancora a Penelope, «che Io e te possa rimanere il mio inno all’amore, un amore grande che rivendichi il desiderio della donna e la sua libera scelta. All’improvviso tutti si sono dimenticati della libertà e del diritto che ha ciascuno di noi di fare quello che vuole, quando e con chi vuole». Un desiderio invincibile, sofferto, rincorso.

Un desiderio irresponsabile - ha sentenziato qualcuno – una scelta incosciente, ottusa, irrispettosa. Ma Gianna Nannini questo figlio l’ha voluto tantissimo. L’ha amato e immaginato, custodendone l’apparenza nel profondo del cuore. Sempre. Giorno dopo giorno, canzone dopo canzone. I testi parlano da soli. Basta ascoltarli meglio. «Prova a resistere – aveva pregato la Nannini – Siamo spiriti per una breve eternità… Maledetto Ciao»; E ancora: «A te che te ne vai e diventi un’ossessione». Basta allentare l’udito, e affinare il cuore: «Sei nell’anima e lì ti lascio per sempre, sei in ogni parte di me, ti sento scendere, fra respiro e battito».

La contrada dell’Oca ha esposto la bandiera con il fiocco rosa fuori dalla propria sede per festeggiare la nascita di Penelope. La rockstar è una contradaiola dell’Oca, ed è prassi a Siena festeggiare così le nascite all’interno delle contrade. L’Oca ha mandato a Gianna una coccarda della contrada e gli auguri, a nome della Società delle Donne e del Gruppo Anatroccoli, che riunisce i bambini. «Auguri da parte di tutti, la aspettiamo a Siena prima possibile», è stato il commento di Elena Pilli, presidente della Società delle Donne dell’Oca. «Auguri» si è invece limitato a dire il sindaco di Siena Maurizio Cenni, interpellato sull’argomento.

Jacopo Storni
26 novembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

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7 COMMENTI COMMENTI
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La vita è sempre un dono

27.11|20:48

Ho la stessa età di Gianna Nannini e una figlia ventenne che è rimasta unica per una serie di circostanze e di rimandi. A 40 anni con un marito di nove anni più vecchio di me , mi sono sentita troppo avanti con l'età per provare e la natura ha in un certo senso assecondato questa mia stupida convinzione : la mia situazione ormonale è cambiata precocemente ed io non ho provato a forzarla. Oggi, quando leggo di donne over quaranta e cinquanta che iniziano una gravidanza , rimpiango di non averci provato, di non aver avuto lo stesso coraggio. La vita è un dono. A qualsiasi età, con qualsiasi tecnica, finchè la natura e la scienza lo consentono è un miracolo. L'altra possibilità per un essere umano è non esserci. Credo che Penelope un giorno ringrazierà sua madre semplicemente per averla messa al mondo. Nessuno di noi è uguale ad un altro, un genitore giovane non assicura per forza di cose un futuro più solido. La Nannini è più anziana di altre neo-mamme ma ha tante frecce alternative al suo arco. Credo che sarà un' ottima madre per la sua meravigliosa creatura. Antonia

coraggio

27.11|20:48

è vero, è scontato e anche prevedibile ,però non pensate che si possa parlare di"madre coraggio"?con tutto il rispetto per B.Brecht? in fondo quanti uomini alla sua età ,ed oltre diventano padri? nessuno se ne meraviglia... e brava Gianna,è una bella botta di coraggio e te lo meriti ,perché mi sembri pronta anche ad accogliere tutte le critiche che ti vengono mosse! grazia944

auguri

27.11|20:48

Auguri di cuore a Gianna da una coetanea.... Penelope sarà una bimba felicissima di avere una mamma come te. non conta solo l'età anagrafica ma quella del cuore. Io aspetto e spero di diventare nonna (ho avuto mia figlia a 20 anni), ma mi ssento comunque di capire Gianna che ha voluto inseguire e finalmente realizzare il sogno di essere mamma

Benvenuta Penelope

27.11|20:48

Benvenuta Penelope e grazie Gianna di aver statisticamente contribuito alla demolizione della falsa credenza secondo cui l'eta' sarebbe un limite oggettivo alla procreazione, alla demolizione dell'idea comune che il rock sia stato solo l' espressione negativa della cultura giovanile ed al pensiero ancora troppo radicato in base al quale a 50 anni si e' alle porte della pensione. Saprai dare il meglio di quanto possa pretendere Penelope, e non e' una questione di disponibilita' economica. E' risaputo che non conta quanto tempo dividi insieme ai figli bensi' la qualita' del tempo che gli dedichi, e su questo non ho ombra di dubbio che Penelope attingera' da una grande fonte di ispirazione, da un serbatoio naturale di energia vitale e da un modello di riferimento attuale e ricco di contributi radicali nuovi. Baci a entrambe. Fiumicino 27 novembre 2010 h. 5,56 a.m. Mario R. Zampella

@nonne cinquantenne e Gianna senza età

26.11|19:36

@rossotulipane e simile Gentile signora Lei ormai si sente una nonna quindi è vecchia. Quasi tutte le donne italiane pasati i 50 anni sono vecchie e nonne nella mente perchè lo sono già nella testa (sono formattate, anche dalla società italiana maschilista che non considera piu' le donne oltre l'età di solito fertile ed il peggio è che alle donne italiane questo sta bene!). Gianna Nannini è diversa. E' una donna di stampo internazionale ed è più giovane di tanti trentenni. Sarà una madre favolosa di una figlia adolescente anche a 70anni e con le sue rughe e sono certa che sua figlia preferirà avere una madre come lei piuttosto che una cinquantenne noiosa e "vestita di beige in tonalità abbinate" si fa per dire....

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