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il personaggio

La playmate e il Giglio nero

Classe 1984, Flavia Bazzoffi, fiorentina doc, playmate, oggi londinese d'adozione ha dato alle stampe «The Black Lily», libro ambientato nella Firenze del 1700

Sin da bambina sognava di fare la scrittrice. Classe 1984, Flavia Bazzoffi, fiorentina doc, oggi londinese d'adozione prima di dare alle stampe «The Black Lily» (edito da boudoirpress e già distribuito in Inghilterra, USA, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Irlanda, Norvegia, Svezia, Polonia e Giappone) ha studiato e suonato il violino dall'età di 4 anni ed è apparsa sulle pagine di Playboy USA e Italia che, solo l'anno scorso le ha dedicato la cover di Ottobre.

«Mi considero la playmate più strana nella storia di playboy – ironizza Flavia – mi sento eclettica e dare una definizione sola al mio modo di essere mi riesce difficile”» Una personalità particolare quella di Flavia. Lontana dagli stereotipi e a dispetto dei suoi 27 anni, adora la sesta e la nona sinfonia di Beethoven ed il terzo concerto brandeburghese di Bach e ama i romanzi di Ann Radcliffe e i racconti di Sir Richard Burton. Oggi può essere fiera della sua opera prima che già ha destato interesse in tutto il mondo e spinto una produzione canadese a valutare l'idea di trasformare il romanzo in soap televisiva. Se la trama del suo libro diventerà una serie tv ancora è presto sapere. «L'interesse alla storia comunque c'è» – conferma da Londra Flavia. Il libro firmato con il nome de plume Angelica Whitecroft «si ambienta nella mia città, Firenze – racconta- nel periodo storico del primo settecento, negli anni 1739- 1740. Per scriverlo mi sono ispirata a Moll Flanders e Roxana e Daniel Defoe. Ho scelto questo periodo perché Firenze nella letteratura moderna e’ sempre evocata come scenario negli “anni d’oro” del Rinascimento, mentre il mio libro si ambienta negli anni oscuri della storia della città. Da qui il titolo Il Giglio Nero: allo splendore della corte dei medici Medici (morto Gian Gastone le loro cose venivano addirittura vendute ai mercatini delle pulci) – continua- ho preferito la città invasa da spagnoli e austriaci».

Al centro della storia una giovane donna, «Chiara, che da origini umili ascende ad una posizione di potere nella società dell’epoca. Sullo sfondo – continua Flavia – l'ombra dell'inquisizione (ancora presente a Firenze in Santa Croce), la corruzione e l’ ipocrisia della Chiesa Cattolica dell’epoca (il papa dell’epoca, Clemente XII era fiorentino)». Che quella di scrivere libri sia tutt'altro che un episodio lo dimostra il fatto che Flavia al momento iscritta alla facoltà Teosofia a Londra, stia già lavorando ad una nuova opera. «Sto scrivendo un libro sulla dottrina di M.me Blavatsky Leadbeater e Besant per la società Teosofica Inglese, di cui sono membra– racconta- Una vera novità sul tema che vuole affrontarlo in modo divulgativo». Cosa originale visto che tutti i libri sull'argomento sono "difficili da digerire".

Laura Antonini
26 novembre 2010(ultima modifica: 27 novembre 2010)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 COMMENTI COMMENTI
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ma !!!!!!

30.11|16:38

mi chiedo se una scrive un libro si deve far fotografare in bichini??? mi torna un pò "strana" la cosa!! una persona dovrebbe scegliere!!!!!!

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