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Brosio: «Cambio vita e lascio il Twiga»

L'ex commentatore e l'ex ct azzurro Marcello Lippi hanno ceduto le loro quote della famosa discoteca della Versilia

MARINA DI PIETRASANTA (LUCCA) - «Adesso non posso più pensare al Twiga. Nella mia mente nel mio cuore ho il progetto dell’orfanotrofio che sto aiutando a costruire in Bosnia» . Paolo Brosio è a Medugorje, luogo di apparizioni mariane e simbolo della sua conversione e del radicale e sorprendente cambio di stile di vita. Da questi luoghi di ascesi e preghiera, l’ex giornalista del Tg4 e fino a poco tempo volto da copertina di molti magazine nazionalpopolari, conferma la sua uscita dal locale simbolo della mondanità postmoderna versiliese, il dancing che lui stesso aveva pensato e inventato coinvolgendo nel progetto Flavio Briatore. Paolo Brosio, che dopo Briatore era il secondo proprietario della società con il 30%delle quote, le ha cedute senza rimpianto.

«La società aveva bisogno di una ricapitalizzazione e io ho deciso di investire questi soldi per altri scopi» , spiega Brosio, «senza polemiche né rotture. Non rinnego il passato, soltanto cinque anni fa non mi sarei tirato indietro. Adesso però ho davanti la Madonna e Gesù, tante persone che soffrono hanno bisogno del mio aiuto dei miei soldi. Non posso tradirli e anche i miei sforzi economici devono essere dedicati a loro» . Brosio non è il solo vip a lasciare il Twiga. Le quote della Mammamia srl sono state cedute anche dall’ex commissario tecnico della nazionale, Marcello Lippi (insieme al figlio Davide), che insieme a Daniela Santanchè (che per ora resta) possedeva il 20%. Lippi per ora non commenta, ma anche in questo caso non si parla di rottura traumatica, solo il desiderio di concentrare i propri investimenti altrove. E Flavio Briatore, numero uno con il 50%delle quote del Twiga, come l’ha presa? Non abbiamo avuto modo di discuterne — risponde Brosio — Gli ho solo comunicato la mia volontà. Senza pentimenti, né prediche. Io sono un uomo diverso. La vita mi ha baciato dalla fortuna. Ero un oscuro cronista e sono diventato un volto noto della tv, mi sono levate mille soddisfazioni. Al Twiga ho trascorso anni bellissimi, non ho niente da rinnegare, al quel tempo ero così. È stato una grande avventura, anche una scuola di vita. Ora però tutto è cambiato. E adesso ho intrapreso un altro cammino. Auguro al Twiga una grande fortuna e abbraccio tutti gli amici».

Sulla ricapitalizzazione della società che gestisce il Twiga si sa poco. Si parla di un milione di euro da versare e da investire per nuove iniziative. Il locale non è affatto in crisi. Anzi il tutto esaurito in estate è ormai una consuetudine. Come assolutamente normale sono le serate a invito durante le quali sfarzo e nomi celebri (anche loro da copertina per le riviste di gossip) si susseguono ogni estate. Feste spesso blindate, nelle quali uomini politici, personaggi dello spettacolo, imprenditori, stilisti e umanità varia (e soprattutto ricca) trascorrono la notte all’insegna dell’effimero, a volte un po’ sfacciato, ma comunque sempre molto ricercato. Il Twiga è anche uno stabilimento balneare. Confina con Forte dei Marmi e non è lontano dal Bagno Piero, il rifugio estivo di Massimo Moratti. Lo stile però è diversissimo. Al «Piero» da sempre si respira la cultura della vacanza versiliese. Al Twiga solo l’effimero.

Marco Gasperetti
28 dicembre 2010(ultima modifica: 29 dicembre 2010)© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma voi vi mettereste in affari con Briatore?

29.12|12:23

Cercate e leggete su Wikipedia: Briatore Flavio. E poi ne riparliamo

Briatore, detto il tribula

29.12|12:23

Ma non doveva farla pagare a chi gli aveva sequestrato lo yacht?

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