cinema
È Virzì il candidato italiano all'Oscar
Il regista de La Prima cosa bella: «Questo film, e io sono il primo ad essere stupito perchè sono una bestia, è pieno di amore e anche di un sentimento di conciliazione con i dolori della vita»
Paolo Virzì è stato designato all'Oscar per il miglior film straniero con La prima cosa bella. «Sono molto orgoglioso, caricato di una bella responsabilità e però fiducioso. Domani partiamo per Los Angeles, cominciamo la campagna per i Golden Globes e chiudiamo la trattativa per la distribuzione americana»: è contento, adrenalinico, Paolo Virzì.
«Questo film, e io sono il primo ad essere stupito perchè sono una bestia, è pieno di amore e anche di un sentimento di conciliazione con i dolori della vita, elementi questi universali che spero colpiscano i membri dell’Academy e il pubblico americano. E poi c’è l’Italia, una Toscana verace che non è certo stereotipata», aggiunge Virzì.
La prima cosa bella è interpretato da Michela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea con Claudia Pandolfi, Marco Messeri, Dario Ballantini, Fabrizia Sacchi, scritto dallo stesso Virzì con Francesco Bruni e Francesco Piccolo. Prodotto da Medusa Film con la società di Virzì Motorino Amaranto e la Indiana Production, La prima cosa bella comincia il suo viaggio verso l’Academy carico di premi almeno in Italia, tra cui tre David di Donatello (Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Protagonista), 4 Nastri d’argento, un Golden Globe e due Ciak d’oro. Al box office italiano ha incassato ad oggi 6 milioni 600 mila euro ed ha avuto buona accoglienza agli Open Roads di New York e al festival di Shanghai.
Il film, tutto ambientato a Livorno, città natale di Virzì, racconta l’esistenza solare, esuberante, complicata, non convenzionale di Anna Nigiotti (ruolo interpretato dalla Ramazzotti e dalla Sandrelli, entrambe eccezionali) che nel 1971, giovane e bellissima mamma viene incoronata Miss del più popolare stabilimento balneare di Livorno, sotto gli occhi gelosi e rabbiosi del marito Mario e quelli maliziosi dei maschi in platea. Dal ’71 si passa all’oggi, dove Anna, malata terminale di cancro, continua a sbalordire i medici per la sua vitalità. Il primogenito Bruno (Valerio Mastandrea al top) invece, ha ormai tagliato i ponti con la sua città, la sua famiglia, il suo passato. Insegna senza entusiasmo e più che vivere sembra sopravvivere, fin quando la sorella Valeria (Claudia Pandolfi) non lo convince a venire a salutare la madre morente. Bruno torna e viene costretto dalla madre, ancora bella, vivace e dolcissima, a rievocare le vicissitudini familiari che aveva voluto a tutti i costi dimenticare.
29 settembre 2010
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