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CAPODANNO

Elio e la storia (del 2011) attesa

L’anno che verrà? Non ci si prepara più con i consigli di Lucio Dalla ma con l’ironia e il trasformismo della rock band più strafottente della storia italiana, che battezzerà il 2011 in piazza della Stazione. E non solo

FIRENZE - Dal profeta Elia al profeta Elio. L’anno che verrà? Non ci si prepara più con i consigli di Lucio Dalla ma con l’ironia e il trasformismo della rock band più strafottente della storia italiana, che battezzerà il 2011 in piazza della Stazione. È stato l’anno del bunga-bunga e loro, gli Elio e le Storie Tese, lo hanno capito e parodizzato per primi. Appena 12 ore dopo la scoperta del termine che sarebbe divenuto un cult del 2010, ne avevano già composto la parodia: «Non sapevamo che sarebbe diventata una delle parole simbolo dell’anno. Abbiamo solo preso in giro l’argomento del giorno, come siamo soliti fare. Ma non è mica facile, con questo premier c’è l’imbarazzo della scelta» . Il giorno dopo, ecco che «loro» bunga-bunga valicava i confini nazionali. «Mi sono ritrovato sul sito del New York Times e dell’Economist. Ancora mi pare incomprensibile». È stato anche l’anno della macchina del fango» , dal caso Boffo a Fini.

Gli Elii c’erano già arrivati sette anni fa con la canzone sul supereroe Shpalman, quello armato di cazzuola ed escrementi da linciaggio dell’immagine. «Il meccanismo profetico è semplice — sorride — Tutto nasce da stronzate dette tra noi. Poi diventano stronzate condivise tra tutti gli italiani» . La profezia più incredibile riguarda la reunion dei Litfiba. Sempre di sette anni fa fu la preghiera invocazione Litfiba tornate insieme. Il 2010 gli ha dato ragione: «Allora pensai che o tornavano insieme o si arrabbiavano con noi. Già all’epoca furono così intelligenti e autoironici da prendersi in giro da soli cantando proprio in quel pezzo. Oggi sono contento che siano tornati insieme. L’Italia è un paese in crisi in ogni campo, musica compresa. Notizie come queste fanno ben sperare perché non ci sono nuovi giovani all’altezza». Parola di giudice e talent-scout di X-Factor. A proposito: «Sono solo contento di esserne uscito bene. Era un rischio, lo avevo messo in conto. Mi piacerebbe che come band potessimo condurre una trasmissione tutta nostra. Che si stacchi dal format Grande Fratello però!» .

Insomma, ora che le capacità di vaticinio di Elio sono palesate, non resta che la classica domanda di capodanno: come sarà l’anno che verrà? Sarà comico, lui ne è sicuro: «Motivi per ridere non mancano mai. Soprattutto per non piangere, se si guarda a Berlusconi e al porcile che chiamano Seconda Repubblica» . Anche se: «Non ho ancora conosciuto il vostro sindaco, ma a giudicare dai suoi gusti musicali, visto che si è battuto per avere noi sul palco del capodanno, è uno che se ne intende» . Già, anche questo è stato un «giallo» . Un giorno prima dell’ufficializzazione del concerto, Elio e compagni erano dati per certi al capodanno di Avellino. Poi è intervenuto Renzi e… «I concerti sono come i voti in Parlamento. E noi siamo Scilipoti» .

Se l’evento clou è sicuramente il concerto di Elio e le Storie Tese alla Stazione — con i fiorentini I Ganzi e The Hacienda in apertura — la notte di San Silvestro si dipana per tutto il centro di Firenze in un turbinio di eventi musicali. Meritevoli di attenzione e interesse sono i vivacissimi Funk Off, di scena in piazza della Repubblica. Nonostante che la marchin’ band di Dario Cecchini sia di base nel Mugello, a Vicchio, questi quindici instancabili camminatori del funky raramente si vedono nella nostra regione. Li hanno sentiti suonare più spesso in Germania, in Canada, o in Australia che nella loro regione natia. Ecco un’occasione per rimediare. Se i Funk Off inizieranno loro coinvolgente (e itinerante) show intorno alla mezzanotte, la prima parte della serata in piazza della Repubblica è tutta nelle magiche mani dei Camillocromo: sei intriganti e completi artisti per una piccola orchestra che mescola sapientemente musica e teatro, swing e gipsy, danze balcaniche e tango, ritmi sudamericani e da balera. Piazza Santissima Annunziata è invece tutta per il gospel: alle 22 si accende il Pastor Ron Gospel Show dell’eccentrico Dottor Ronald Ixaac Hubbard detto «Triple Man» . La classica è come sempre in piazza della Signoria con l’Orchestra Sinfonica Moldava di Chisinau diretta da Giuseppe Lanzetta (ore 23). Infine, Largo Annigoni: disco music anni Settanta con i Forever 7eventy (sempre alle 23).

Edoardo Semmola
30 dicembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

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