L'evento

Dal rock al pop al djing
7 giorni a tutta musica

La scuola di musica «Il Trillo» ha messo in atto
un progetto per creare durante questa settimana
un «campus nazionale» sulla musica moderna

Quando la musica classica pensa ai giovani e alle loro passioni, rock e pop compresi: la scuola di musica «Il Trillo» ha messo in atto un progetto di rilancio delle politiche giovanili coordinando gli sforzi lungo tutto lo Stivale per creare, durante tutto il corso di questa settimana, un «campus nazionale» sulla musica moderna. Un viaggio a tappe dentro la città, a partire dalla sede della scuola davanti alle poste di via Pietrapiana, che non trascuri alcun aspetto delle passioni giovanili, dal rock al pop, fino al djing: una settimana (che si conclude questo sabato) intensiva di 6-7 ore di lezione al giorno che comprenda tutti gli elementi utili a chi vuole fare della musica il suo mestiere.

Si passa dalle tecniche di canto allo studio degli strumenti, fino all’«armonia funzionale», termine tecnico che sta a significare che «ciò che studi in armonia lo applichi direttamente alla pratica musicale» come spiega il fondatore e direttore della scuola, Matteo Dentellato. Ogni giornata di studio «inizia con mezzora di yoga perché non c’è niente di meglio delle tecniche di respirazione per aiutare a cantare, suonare ma soprattutto – continua il direttore – per affrontare meglio il pubblico».

Il campus vede la partecipazione di un fonoiatra e di un esperto della tecnica Alexander «che serve a non incorrere nella perdita di funzionalità delle corde vocali per i cantanti e nella tendinite per i musicisti». Ogni giornata si chiuderà con una jam session collettiva di tutti gli studenti. Tra i vari corsi si contano quelli classici: basso, batteria, chitarra elettrica, chitarra acustica, tastiera, tecnica della voce, ma anche alcuni sperimentali, curiosi, inusuali, come il corso per il corretto uso del microfono, quello tenuto dall’Associazione nazionale Dj, fino ai laboratori di informatica musicale. «Per insegnare ai ragazzi come produrre da soli un disco a bassisimo budget». Il campus sarà nazionale perché, pur partendo da Firenze, si avvale degli uffici «Europe Direct» che, presenti in tutti i comuni italiani, sviluppano in rete i progetti dell’Unione Europea. «Attraverso questa rete la nostra scuola viene così messa in relazione con le scuole e gli ambienti musicali di tutto il Paese».

Alcuni corsi si terranno nella stessa sede de Il Trillo. Altri, «i più rumorosi», all’interno di locali e discoteche, ma anche negli spazi all’aperto, del centro di Firenze già dalle 11 del mattino. Tra gli insegnanti che porteranno il loro sapere al campus sono già stati selezionati Marian Trapassi, allieva di Mogol e vincitrice del Premio Ciampi, per il corso di scrittura delle canzoni, Mirko Dimitrio e Alex Stornello dell’Mmi di Verona per la chitarra elettrica, e l’ex chitarrista di Vasco Rossi, Riccardo Mori, per quella acustica. Tra gli insegnanti anche alcuni nomi celebri del rock italiano: Enrico “Enriquez” Greppi, voce e leader della Bandabardò, il tastierista dei Litfiba Federico Sagona, il cantautore Marco Parente e Gionni Dall'Orto, ex Articolo 31. “Il campus non è solo un’occasione per imparare o migliorare a suonare uno strumento ma anche per fare gruppo e aiutare le nuove leve a gestire la propria creatività”.

Edoardo Semmola
30 giugno 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA