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Moda

Cavalli: «La sera parlo a Dio
e rispetto il burqa e i gay»

Lo stilista fiorentino si racconta e ai figli insegna la teoria del trittico felice: lavorare, guadagnare e spendere

Parla con Dio ogni sera e pensa che le nuvole siano geroglifici divini. È curioso di sapere «cosa c’è dopo». Crede nella religione dell’amore e del rispetto, anche verso il burqua e il diritto dei gay ad avere figli. Pensa che la vita vada bevuta e ai figli insegna il trittico felice: lavorare, guadagnare, spendere.

Roberto Cavalli, che a fine settembre festeggerà i 40 annidella sua maison e il 15 novembre compirà 70 anni, si confessa in un'intervista pubblicata sull’ultimo numero di Book Mod Uomo. Cavalli (proprio oggi la sua azienda ha comunicato i dati semestrali che segnano il ritorno all’utile) ripercorre la sua storia nella moda (che verrà anche celebrata con un volume curato da Franca Sozzani e edito da Bompiani, intitolato «Il nero non è mai assoluto») da quando, nel 1966, stampava e dipingeva T-shirt in un garage fiorentino che venne travolto dall’alluvione.

Nel 1969 «inventai la stampa su pelle, la voleva Hermes, io la tenni per me e mi comprai un Ferrarino». Nel ’70 andò con il pret-a-porter a Parigi e nel 1971 presentò in Sala Bianca, a Pitti Immagine. L’inglese l’ha imparato «con le turiste in piazza della Signoria. Ero bellino...». Il grande amore della sua vita - confessa - è stata la prima moglie Silvana, madre di Cristiana e Tommaso, conosciuta sull’autobus della scuola. Poi la storia e il matrimonio con Eva Duringer, miss Austria, da anni ormai anche suo braccio destro e madre degli altri tre figli, Rachele, Daniele, Robin.

Negli anni del minimalismo il successo di Cavalli si appannò: «nel ’92 volevo chiudere la ditta, ma non volevo licenziare. Così mi inventai un filo di lycra dentro le stampe serpente, poi con la carta vetrata invecchia il tessuto. Una figata». E tornò sulla breccia, «di fondo per Eva, era giovane, voleva lavorare con me». La sua passione è anche la fotografia: il 15 novembre , giorno del suo settantesimo compleanno, inaugurerà una mostra a Milano con 400 scatti, dalle Galapagos a Las Vegas.


06 settembre 2010

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