l'evento

L'ultima zingarata per l'addio al Perozzi

In mille vestiti a lutto in un'afosa domenica di giugno a Firenze. Per una zingarata vera che sa molto anche di sberleffo collettivo: girare il corto-remake dell'ultima scena di "Amici miei", quella del funerale di Giorgio Perozzi

«Sarebbe stato bello se il finale di «Amici miei fosse stato davvero così: con i militari, la banda di Fucecchio e le majorettes». Così il regista Mario Monicelli ha salutato, con un messaggio audio, le mille comparse volontarie che domenica si sono presentate in piazza Santo Spirito, a Firenze, per girare «L’ultima zingarata», corto remake del funerale del giornalista Giorgio Perozzi, alias Philippe Noiret, ultima scena di «Amici miei atto primo». Monicelli fu regista di Amici miei.

«Saluto Firenze - ha detto ancora - e mi dispiace non esser presente. Beati voi che siete lì per una vera e propria zingarata nel pieno stile di Amici miei». L’iniziativa, per la regia di Federico Micali e la produzione di Francesco Conforti, ha avuto due momenti: la mattina una cinquantina di comparse ha riproposto l’esatta sceneggiatura e le stesse inquadrature del film originale; nel pomeriggio, invece, è stata girata la scena delle esequie come l’avrebbe desiderata l’architetto Rambaldo Melandri, alias Gastone Moschin, allorchè nella pellicola originale si sfoga dicendo: «Come vorrei che venisse fuori un funeralone da fargli prendere un colpo a tutti e due quelli lì: e migliaia di persone, tutte a piangere, e corone, telegrammi, bande, bandiere, puttane, militari...». E così ieri, come voluto dai promotori di questo omaggio al film storico, c’era una banda musicale vera, una squadra di majorettes, comparse in divisa militare, da prostitute oppure vestite a lutto. Le riprese sono andate avanti per alcune ore. Tra il pubblico, a seguire le riprese nella piazza, c’era il futuro allenatore della Nazionale di calcio, ed ex della Fiorentina, Cesare Prandelli.

07 giugno 2010(ultima modifica: 08 giugno 2010)