il caso

L'assessore contro
la serata "bunga bunga"

Una serata giocata «sulla morbosità suscitata dai fatti». L’assessore provinciale delle pari opportunità a Livorno Maria Teresa Sposito scende in campo contro la serata in cui sarà ospite Nadia Macrì

LIVORNO - Una serata giocata «sulla morbosità suscitata dai fatti». L’assessore provinciale delle pari opportunità a Livorno Maria Teresa Sposito scende in campo contro la serata “Bunga bunga” organizzata al Sopravento, discoteca di Rosignano, provincia di Livorno, in programma per sabato 12 febbraio, dove sarà ospite Nadia Macrì, una delle escort che ha raccontato nelle scorse settimane i propri presunti incontri con il premier.

Nei giorni in cui in tutta Italia si diffonde l’ondata di protesta femminile (e non solo) contro lo sfruttamento del corpo della donna, un’altra voce si leva e se la prende con chi, dall’intera vicenda, prova a trarne profitto, organizzando serate sul tema. Per l’appunto il locale di Rosignano che, per l’occasione, ha organizzato una serata incentrata su Nadia Macrì, una delle escort che ha raccontato nelle scorse settimane i propri presunti incontri con il premier. «Il triste spettacolo che da mesi tiene inchiodato il nostro Paese alle vicende personali del premier sta producendo effetti negativi. – scrive in una nota l’assessore – Lo show reclamizzato da una discoteca di Rosignano come “Bunga Bunga party”, con la partecipazione di una delle ragazze frequentate da Berlusconi, è solo uno dei tanti che purtroppo giocano sulla morbosità dei fatti».

Una protesta sostenuta da diversi cittadini toscani, come testimoniano i diversi messaggi di indignazione ricevuti dalla stessa Sposito. «Tanti di questi sono uomini e la cosa mi fa piacere perché significa che è maturata una sensibilità attraverso la quale le donne sono giudicate per il valore che esprimono nella vita di tutti i giorni. Ritengo importante quindi esprimere indignazione per uno show che, speculando su una vicenda avvilente per il Paese, perpetua non sono l’equazione giovane donna uguale merce, ma anche una concezione di una donna che non trova alcuna rispondenza nella vita reale».

Andrea Filetti
10 febbraio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA