IL FESTIVAL
A ballare il tango. In biblioteca
La Biblioteca Nazionale ospita «Grande Encuentro de Tango», dal 15 al 18 dicembre, con le atmosfere calienti dei tangueri argentini
La Biblioteca Nazionale di Firenze diventa, per una sera, un «tempio» del tango. Accadrà il 15 dicembre in occasione della serata inaugurale del «Grande Encuentro de Tango» un festival organizzato dall'associazione LiberandoTango e giunto alla 5/a edizione, che fino al 18 dicembre porterà le atmosfere calienti dei tangueri argentini anche nel centro d'arte contemporanea Ex3 e in Palazzo Borghese.
Il percorso itinerante nel tango contemporaneo partirà giovedì 15 dicembre dalla sala centrale della Biblioteca Nazionale, facendo così risuonare passi di danza tra 120 chilometri di scaffali di tomi antichi, codici e manoscritti. Venerdì e sabato, poi, due serate all'Ex3 che andranno fino alle 5 della notte; e infine, domenica 18, una vera e propria «maratona di tango» nelle fastose sale di Palazzo Borghese, dalle 15 fino all'1.
Nei giorni del festival, inoltre, il Grand Hotel Minerva, storica residenza nel cuore di Firenze, offrirà Encuentro de tango y sabores, quattro serate enogastronomiche con protagonista la cucina tipica argentina. Durante il «Grande Encuentro» si esibiranno maestri di tango: tra gli altri Mariano Chicho Frumboli e Juana Sepulveda, tra i creatori dello stile tango nuevo. La manifestazione è stata presentata da Giorgio Giorgi, presidente di Liberando Tango, insieme ad Andrea Bargigli, direttore commerciale del Minerva e al presidente del consiglio comunale di Firenze Eugenio Giani. «È un evento artistico culturale - ha detto Giorgi - e Firenze è la cornice ideale: è una città d'arte e il tango è arte».
12 dicembre 2011(ultima modifica: 14 dicembre 2011)
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Il linguaggio corporeo è di una bellezza sublime, poichè ha la particolarità di dispiegarsi e tradursi in innumerevoli alfabeti. La costante è di tipo emozionale. Il tango è "un pensiero triste che si balla". Credo sia geniale inserire la poeticità, l'eros artstico dell'intensità culturale sud americana nell'eclettismo di una biblioteca (e che biblioteca!). L'elemento danzante calato tra gli scaffali di un delicato luogo intellettuale sembra verificare la tesi per cui la cultura deve sedurre. Esser seducente, atteggiarsi ad interresante perchè la cultura possa realisticamente esser input rivoluzionario di menti, atteggiamenti ed effettualità.
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