la curiosità

Il cinema più piccolo al mondo
Due metri per due, dentro la Berlina

Il minicinema del regista fiorentino Francesco Azzini che porta il grande schermo direttamente dagli spettatori

E' il cinema più piccolo del mondo, neanche 2 metri per 2, e solo un paio di posti. Ed è l'unico a viaggiare, su quattro ruote: la sala è infatti un'Alfa Romeo Berlina del 1974, che sembra a uscita direttamente da un film poliziesco di quell'epoca. Da quando è nata, dall'idea del regista fiorentino Francesco Azzini, la Cortomobile ha percorso 120mila chilometri in giro per l'Italia e per l'Europa, e ospitato oltre 8mila persone. «Se gli spettatori non vanno al cinema, allora è il cinema va dagli spettatori» è lo slogan che sta alla base del progetto.

Il minicinema è nato nel 2006, mentre Francesco era alla guida della mitica Alfa, diretto con uno suo amico videomaker a un concorso. Chiacchierando con il compagno di viaggio, confidò a voce alta un sogno che da tempo gli ronzava in testa: mettersi in proprio, andare a Venezia, affittare un cinema e proiettare i suoi corti al «suo» pubblico. E lì, al volante, l'idea cominciò a prendere forma. «Una sala cinematografica non potevo permettermela» spiega Francesco «ma avevo questa».

«Questa» era la sua Berlina color verde pino. «Negli anni Settanta era considerata la regina della strada. Il primo proprietario fu un direttore di banca di Enna che l'acquistò con la liquidazione per 2milioni e 450mila lire, che oggi equivarrebbero a 70 mila euro. Era un modello molto ricercato dai rapinatori, perché andava più veloce della Giulia della polizia, è la macchina degli inseguimenti in molti film polizieschi all'italiana di allora» racconta Francesco, che la trovò in un garage di gommisti. Un mese più tardi la Cortomobile era pronta. Dopo una prima proiezione pilota in Toscana Francesco Azzini partì davvero per Venezia, proprio nei giorni del Festival, conquistando al Lido i suoi primi 88 spettatori. E da allora il cinema più piccolo del mondo non si è fermato.

Nel tempo il progetto si è ampliato: nel 2009 è nato anche il CineKamper una sala cinematografica viaggiante in 16mm, per lungometraggi. Ad ospitare il pubblico in questo caso è un Ford Transit del 1981 arancione: due spettatori siedono sulle ribaltine in legno di un vecchio cinema fiorentino, due su poltroncine in pelle, uno su un panchetto e un altro nella nicchia nell'armadio; la cabina di proiezione è all'interno del bagno. Il pubblico della Cortomobile ha disposizione un gustoso cortomenù di 70 titoli della Hulot distribuzione (fiction, cartoni animati, documentari della durata di pochi minuti) diviso in entrée, first dish, second dish e cinedessert.

Ci sono corti in super 8 che hanno fatto la storia del cinema e filmati in digitale più recenti. Gli spettatori ordinano il «piatto» preferito poi entrano nel minicinema, accomodandosi sui sedili in pelle ricoperti da un telo leopardato. Vengono tirate le tendine di raso bordeaux, fa buio in sala, il proiettore posto sul baule proietta la pellicola sul piccolo telo sopra il volante di legno, dalle casse degli anni Settanta (qui tutto è vintage) parte la colonna sonora. Inizia lo spettacolo e il pubblico è catapultato dentro la storia: sembra quasi di poter prendere per mano i protagonisti, fare un passo ed entrare nello schermo. L'abitacolo si trasforma in una scatola magica. Il cinema è servito.

Ivana Zuliani
12 dicembre 2011(ultima modifica: 17 dicembre 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA