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LA KERMESSE DELLA MODA

Pitti, giù il sipario di un'edizione ricca

Bilancio positivo per l'edizione numero settantanove: 26.000 presenze e +9% di introiti dal mercato straniero

Cala il sipario su Pitti Uomo numero 79, un sipario sorridente, felice delle sue 26mila presenze, con buyer arrivati da tutto il mondo che, stando ai primi dati diffusi, segnano una quattro giorni nettamente migliore rispetto all'edizione del gennaio 2010 (i cui numeri si erano fermati a quota 24mila). +9% di presenze provenienti dai mercati esteri e una incoraggiante conferma da parte dei compratori di casa nostra, questi sono i risultati segnalati da casa Pitti a poche ore dalla chiusura della fiera.

Ottimismo - E a giudicare dalle sensazione di alcuni espositori, “c'è ottimismo tra i compratori, che non solo stanno aumentando di numero ma portano con sé anche maggiori budget di acquisto”. L'estero cresce, con ottime risposte da Germania e Giappone (in pole position tra i buyer), seguiti a ruota da Francia, Spagna, Gran Bretagna e Russia, ma anche Corea del Sud, Hong Kong e Brasile. Gli unici ad aver registrato un lieve calo nelle presenze sono gli Stati Uniti che hanno visto passare tra gli stand un po' meno compratori degli anni passati. “Le affluenze dall’Italia reggono – spiega una nota di Pitti Immagine - ed è già un successo. Intanto perché i migliori negozi sono tutti presenti, senza eccezione, dai trend setters alla grande distribuzione di alto livello. Poi non va dimenticato che il commercio italiano, soprattutto il piccolo dettaglio, anche nel corso del 2010 ha visto ridursi il numero dei punti vendita”.

E ora i bimbi - Il sipario si abbassa non solo sugli stand e sulla Fortezza, - che si prepara immediatamente ad accogliere, la prossima settimana, la moda in miniatura di Pitti Immagine Bimbo - ma anche sugli eventi e sulle provocazioni che quest'anno, come mai prima, l'hanno fatta da padroni. La prima edizione del secondo decennio del 2000 verrà ricordata per le sue curiose new entry e per qualche polemica: dal calendario di Toscani per il Consorzio Vera Pelle alle provocazioni di Cantarelli fino all'introduzione dei sex toys tra i prodotti in mostra (e in vendita), ma anche per le novità che ogni anno gli espositori riescono a proporre ad acquirenti sempre più esigenti. L'uomo rimane elegante diventando sempre più tecnologico, questo sembrano dire le mille varianti di piumini ultralight, giacconi con tasche staudiate su misura di Ipad, tessuti tecnici che strizzano l'occhio allo sport ma ben si adattano alla frenesia metropolitana. La sensazione è che l'abito si stia trasformando in una seconda pelle e, per dirla con parole hi-tech, stia diventando sempre più user friendly, facendo spazio a nuove sfumature progettuali e a un utilizzo sempre più personalizzato.

Ludovica Zarrilli
14 gennaio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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