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il festival

Lo sguardo sul Medio Oriente

Israele e Palestina, Iraq, Iran, Afghanistan e Libano sono i protagonisti di queste storie e l'occasione per assistere ad alcune pellicole si chiama Film Middle East Now

Dalle città oniriche della mostra Dream city, alle scene della sit-com più popolare della tv israeliana passando per un premiatissimo lungometraggio dedicato all'incredibile rapporto tra bambini e bambine afgani e skateboard. Il Medio Oriente arriva sul grande schermo fiorentino, raccontando storie e frammenti di una cultura misconosciuta.

Israele e Palestina, Iraq, Iran, Afghanistan e Libano sono i protagonisti di queste storie e l'occasione per assistere alla proiezione di alcune pellicole mai viste nel bel paese e partecipare a incontri studiati su misura degli amanti del genere si chiama Film Middle East Now, festival curato da Roberto Ruta e Lisa Chiari in programma al cinema Odeon e all'istituto Stensen dal 18 al 22 marzo. Fiore all'occhiello di quest'anno, il lungometraggio intitolato “Skateistan: four wheels and a board in Kabul” del regista Kai Sehr (che ha vinto il premio Cinema for Peace 2011 all'ultimo festival di Berlino) che racconta dell'Ong che a Kabul insegna ai bambini e alle bambine afgane ad andare in skateboard: in un paese dove le donne non possono andare in bicicletta, alle bambine non è proibito l'utilizzo della tavola su ruote. Ma anche la diffusione in anteprima della sit-com “Arab Labor” che spopola sulla tv israeliana e racconta la storia di due giovani arabi che cercano di integrarsi nella società borghese di Gerusalemme e il documentario “Green Wave” di Ali Samadi Ahadi, dedicato alle repressioni durante le elezioni in Iran fino al cortometraggio inedito in Italia dedicato a Jafar Panahi e intitolato “Gerehghosha – Sciogli nodo”.

Imperdibile la mostra fotografica intitolata “Dream City” (alla Tethys gallery, in via maggio 58r dal 19 marzo) che porta a Firenze il progetto realizzato dalla giovane fotografa olandese Anoek Steketee e dalla giornalista Eefje Blankevoorthe insieme hanno immortalato una serie di parchi giochi in giro per il mondo, il cui unico file rouge è la collocazione in un paese difficile, in una città in cui il gioco diventa quasi un paradosso. Da non perdere anche l'aperitivo-cena in cui verrà presentata una ironica sfida tra Beirut e Teheran a suon di prelibatezze e specialità dei rispettivi paesi (all'auditorium Stensen) e dulcis in fundo la tavola rotonda “Talking 'bout a revolution” che vedrà una serie di giornalisti, registi e professori universitari al centro di un dibattito incentrato sulle ondate rivoluzionarie che stanno attraversando i paesi del mediterraneo e del vicino oriente. Info e programma www.middleastnow.it

Ludovica Zarrilli
14 marzo 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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