piazza beccaria

Astra 2, non soltanto un cinema

Alle serate di film si aggiungeranno anche spettacoli teatrali, eventi di moda, musica dal vivo e anche un ristorante

Non solo cinema. L'Astra 2 di piazza Beccaria prepara l'operazione-rilancio con un cambio totale del suo look. Arriveranno poltroncine a scomparsa nel pavimento e un palco nascosto dietro il grande schermo. E così alle serate di film si aggiungeranno anche spettacoli teatrali, eventi di moda, musica dal vivo e anche un ristorante. Il progetto di recupero, e la relativa convenzione, ha passato il via libera della giunta di Palazzo Vecchio e arriverà presto in Consiglio comunale.

Di questi tempi la vita non è facile per le sale cinematografiche. E lo hanno dimostrato le recenti chiusure, come quella della multisala Variety. I cinema provano dunque a reinventarsi per riuscire a rimanere attrattivi per il pubblico. Il progetto dell'Astra 2 punta a rendere lo storico cinema di piazza Beccaria molto di più di una sala per proiezioni. La proprietà intende sfruttare gli spazi in maniera polifunzionale. La sala principale, dove attualmente sono proiettati i film, si potrà trasformare all'occorrenza in locale per spettacoli dal vivo, teatro o ballo. E per consentire di liberare spazio a seconda delle esigenze, le poltroncine avranno la possibilità di essere incassata nel pavimento. Il palco sarà garantito da una pedana addossata alla parete di fondo, sotto lo schermo. Verranno poi realizzati i camerini per gli artisti sempre dietro lo schermo.

La galleria superiore, raggiungibile con una scala o con l'ascensore, sarà destinata al ristorante per un totale di 80 posti a sedere (nel rispetto della regola del 30% rispetto al totale dell'immobile). Da lì si potranno anche seguire i concerti dal vivo. Ma lo spazio potrà essere sfruttato anche convegni, conferenze e meeting grazie alle dotazioni multimediali. Anche Palazzo Vecchio, attraverso una convenzione, si riserva di poter usare lo spazio per iniziative culturali e istituzionali, per un massimo di 12 eventi, uno al mese.

Federica Sanna
18 maggio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA