IL CASO

Secondi a Vasco. Subito cancellati

Una band maremmana scala la hit e si piazza dopo Vasco Rossi. Cancellati dopo 5 ore: il disco è venduto solo in un negozio e per regolamento non può essere rilevato

GROSSETO - Lassù, nelle vette dell’hit parade, secondi soltanto ad una leggenda come Vasco Rossi. Un sogno divenuto realtà per i Blind Foll Love, una band maremmana composta da ragazzi di 20 anni. Il loro disco d’esordio, “Il pianto”, un rock sulla falsa riga del metal, ha venduto migliaia di copie in sole due settimane mandando il loro nome, venerdì scorso, in cima a quelli ben più famigerati delle rockstar italiane affermate. Ma come ogni sogno è durato poco, perchè, dopo poco più di cinque ore il nome del gruppo è stato cancellato dalla classifica.

Alla base della squalifica un regolamento che parla chiaro: un disco distribuito attraverso un solo punto vendita non può essere rilevato nell’hit parade. E “Il pianto”, griffato dalla Sony, appunto, è stato venduto solo nei negozi Gamestop, una catena di videogiochi. Questa regola è tanto chiara quanto contestata. «Bisogna far trovare i cd dove la gente va. Speriamo che questi criteri di rilevazione anacronistici vengano cambiati rapidamente» ha detto il presidente della Sony Andrea Rosi. Anche perchè in passato ci sono stati casi analoghi, per cui è stato chiuso un occhio. Ma questa volta qualcuno non ha accettato il successo della giovane band. Perchè di questo si tratta: un successo. «Capisco che possa dare fastidio vedere dei debuttanti sopra i grandi nomi, ma i numeri sono quelli» conclude Rosi.

I diretti interessati, invece, si godono il traguardo. «Ci ha un po’ turbato ma di queste cose si occupa l’etichetta - dice Tommaso Sabatini, 20 anni, voce, chitarra e anima del gruppo – Noi siamo comunque contenti del secondo posto». Viene da Porto Stefano, un angolo di Maremma baciato dal mare, così come il bassista, Piero Cini, di 23 anni. Insieme a loro due c’è anche Marco Ronconi, il batterista, 19 anni di Grosseto. Nel 2005 fondarono la band e da allora, attraverso il web e in particolare MySpace, hanno iniziato a far parlare di sè. «Per farsi conoscere si può usare soltanto internet» spiega Tommaso. Sempre dal web arrivano le proteste più vibranti per la loro squalifica. «Squalificati o no, il secondo posto è vostro!» scrivono i fans sulla loro pagina Facebook. «Che scandalo! Siate orgogliosi di voi ragazzi, non badate a questi sistemi che dovrebbero essere cambiati già da mò». Anche chi a questi sistemi deve sottostare e farne applicare le regole storge la bocca di fronte a questo caso. Sempre al Corriere, infatti, Enzo Mazza, presidente della Fimi (associazione dei discografici), ammette della «necessità di una seria riflessione per rendere le classifiche più vicine ai mutamenti del mercato».

Alfredo Faetti
18 maggio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA