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il film della settimana

Scialla! (stai sereno)

Con un magnifico Fabrizio Bentivoglio protagonista, sempre a suo agio in ruoli da perdente svogliato, Scialla! è il primo film da regista di Francesco Bruni, “storico” sceneggiatore di Paolo Virzì

Regia: Francesco Bruni; Interpreti: Fabrizio Bentivoglio, Filippo Scicchitano, Barbara Bobulova; Sceneggiatura: Francesco Bruni; Fotografia: Arnaldo Catinari; Musiche: Amir Issaa; Montaggio: Marco Spoletini; Scenografia: Roberto De Angelis; Costumi: Cristina La Parola; Produzione: IBC Movie, RaiCinema; Distribuzione: 01. Italia, 2011, 95'

In Toscana è in queste sale: Firenze: Fiorella, Principe, Uci; Arezzo: Eden, Uci; Campi Bisenzio: Uci; Grosseto: The Space; Livorno: 4 Mori; Massa: Splendor; Montevarchi: Cine8; Orbetello: Supercinema; Pescia: Splendor; Pisa: Isola Verde; Poggibonsi: Garibaldi; Prato: Eden, Omnia Center; Pontedera: Cineplex; Rosignano Marittimo: Castiglioncello; Scandicci: Cabiria; Sesto Fiorentino: Grotta; Sinalunga: Uci; Viareggio: Politeama.

All'ultima Mostra del Cinema di Venezia ha messo d'accordo pubblico e critica, vincendo la sezione “Controcampo italiano” all'insegna di un divertimento sano e intelligente. Con un magnifico Fabrizio Bentivoglio come protagonista, sempre a suo agio in ruoli da perdente svogliato, Scialla! (pare sia un'espressione tipica del gergo giovanile romano per intendere “stai tranquillo” o “stai sereno”) è il primo film da regista di Francesco Bruni, “storico” sceneggiatore di Paolo Virzì. Per il suo esordio dietro la macchina da presa Bruni sceglie un genere che ha molto frequentato proprio da sceneggiatore e cioè la commedia. Protagonista è Bruno Beltrame, un ex-insegnante frustrato, disilluso e in crisi che, abbandonato per sempre il sogno di diventare uno scrittore di successo, tira avanti scrivendo su commissione “i libri degli altri”, ovvero biografie di calciatori e personaggi della televisione, tra cui quella di Tina, una famosa pornostar slovacca divenuta produttrice di film hard, interpretata da Barbara Bobulova.

Un bel giorno Bruno si ritrova, suo malgrado, a dare lezioni a Luca (l'esordiente Filippo Scicchitano), un quindicenne ignorante, ma vitale e irriverente, con cui sarà costretto a condividere anche qualche avventura, fino a che non si scoprirà che tra i due esiste un legame molto più profondo di quanto all'inizio si pensasse. Il film è tutto incentrato sull'improbabile, forzata convivenza che l’apatico ex professore e l’inquieto adolescente si troveranno ad affrontare; sei mesi durante i quali Luca si confronterà con una figura maschile adulta, mentre Bruno, non potendo fare a meno di prendersi cura del ragazzo, sarà costretto a ripensare in toto la propria esistenza, provando a dare nuovamente senso alla sua vita. Non era facile tirar fuori un buon film da un tema così abusato come il rapporto genitori/figli, eppure nel paludoso panorama della commedia italiana di oggi, il debutto di Bruni non può che essere un segnale di originale vitalità: i personaggi sono credibili perché restano saldamente ancorati alla realtà, la comicità non vive di gag estemporanee ma è frutto di uno scambio continuo tra più attori, il percorso di reciproca conoscenza tra i due protagonisti è genuino, privo di falsi moralismi, il tutto condito con quel pizzico di amara cattiveria che in una commedia non dovrebbe mai mancare.

E' una buon segnale quello lanciato da Bruni, perché segna il ritorno a un genere che, senza avere dichiarate pretese di autorialità, non rinuncia a trasformare la scrittura in un discorso sull'oggi. Troppo spesso in questi ultimi anni la commedia italiana ci ha abituato o all'appiattimento tele-visivo tendente al pittoresco (Checco Zalone & co.) o alla più desolante inconsistenza drammatica (Maschi contro femmine, Lezioni di cioccolato e tutta la filiera annessa...). Quella percorsa da Bruni può quindi essere davvero una strada attraverso cui poter uscire dal tunnel e a ben guardare ci sarebbero altri validi esordienti (Ivan Cotroneo, Roan Johnson) come compagni di strada. L'importante è conservare il coraggio. Virtù (forse) oggi meno rara di quanto si pensi.

Marco Luceri
18 novembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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