viareggio

Suona chitarra, suona. Per Gaber

Presentata la rassegna che partirà sabato alla Cittadella del Carnevale. Sul palco Ornella Vanoni, Emma, Silvestri e De Andrè

«Suona chitarra, facci divertire. Suona chitarra, non farci mai pensare...» . Questi versi, che sanciscono l’inizio della nuova vita» artistica di Giorgio Gaber e la collaborazione con il pittore viareggino Sandro Luporini, compiono 40 anni. E il Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber non si è lasciato scappare l’occasione: quest’anno (sabato e domenica prossimi, come sempre alla Cittadella del Carnevale di Viareggio, ore 21) tutti gli ospiti, comprese le stare, saranno chiamati a dare la loro interpretazione di un brano di quella precisa stagione dell’artista. Era il 1971 quando il cantautore milanese debuttò al Piccolo di Milano con lo spettacolo il cui nome si sarebbe portato appresso come un ombra per tutta la vita: Il Signor G. Fu l’inizio di quella straordinaria esperienza artistica che va sotto nome di «Teatro Canzone» e che già nella prima traccia, Suona chitarra, esprimeva tutto il bisogno di cambiamento (nel senso dell’impegno) del suo autore.

La settima edizione del Festival ha deciso di omaggiare questo anniversario chiedendo ai suoi illustri partecipanti, da Ornella Vanoni a Daniele Silvestri, da Emma di Amici Cristiano De André, di fare la propria parte. Oltre a cantare le proprie canzoni non avranno (come in passato) carta bianca nella scelta delle cover gaberiane da proporre ma avranno «l’obbligo» di cimentarsi proprio con quel particolare repertorio. Una virata netta sul Gaber dell’ «analisi sociale» , caustica e spietata, che trova perfetta sintonia con un’altra iniziativa, «Parole per pensare» , nata appunto per insegnare il pensiero e le parole di Gaber e Luporini nelle scuole. Proprio come «chiedeva» lo stesso Gaber alla sua chitarra a inizio spettacolo. Nel 2008 fu Enzo Iacchetti, fin dalla prima edizione il mattatore sul palco di ogni serata, proprio durante la conferenza stampa del Festival, a provocare il ministro dell’Istruzione con una battuta: «Gaber andrebbe insegnato nelle scuole» . Lo disse pensando di fare una battuta e invece la sua dichiarazione fu subito raccolta dall’appena nominata ministro Mariastella Gelmini. L’esperimento è partito lo scorso anno e ha avuto un notevole successo— spiega Paolo Dal Bon, presidente della Fondazione Gaber che insieme alla figlia dell’artista, Dalia, dirige le danze del Festival — nelle scuole della provincia di Lucca. E da quest’anno sarà allargato al resto della Toscana. E un domani chissà, forse a tutta Italia.

Un’anticipazione di quello che ci aspetta i prossimi 23 e 24 luglio la potremo vedere questa sera su Rai Due, quando la trasmissione Emozioni sarà dedicata proprio al Signor G. e a Roberto Vecchioni, ospite in studio, e verranno presentate, come ha annunciato Dalia Gaberscik «parte delle esibizioni degli ospiti del Festival» . Sul palco si alterneranno Giobbe Covatta, Cristiano De André, Emma Marrone, Maurizio Lastrico, la Pfm ed Enrico Ruggeri nella prima sera; David Anzalone, J-Ax degli Articolo 31, Marco Mengoni di X-Factor, Andrea Mirò, Daniele Silvestri e Ornella Vanoni, protagonisti nella serata successiva. Grandi nomi, anche molto diversi tra di loro, a dimostrare ha detto ancora la Gaberscik, «la voglia di mettersi in gioco» segno evidente che «il nostro palco li mette a loro agio e li fa sentire come non accade in tv o su altri palcoscenici» .

Matteo Bartolini
21 luglio 2011(ultima modifica: 25 luglio 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA