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La Toscana musicale in una guida

Nelle 37 pagine del Toscana music office emerge un occhio/orecchio di riguardo per i new talents, più di 300 quelli censiti

Oltre 700 contatti di operatori, agenzie di booking, festival, etichette discografiche, studi di registrazione, club, locali, video-maker, media e band, compositori e nuovi talenti... Tutto ciò è Toscana music office, una guida agile e tascabile «sia per un operatore del settore che intenda avvalersene, sia per un semplice appassionato – ha spiegato Cristina Scaletti, assessore regionale alla cultura – Ed è proprio questa semplicità che la rende significativa: è una mappatura di quanto la Toscana offre nell’ambito della musica popolare, con riferimenti aggiornati e singole schede utili agli operatori stranieri che desiderano entrare in contatto con gli artisti».

La guida, infatti, è in lingua inglese ed è rivolta soprattutto agli operatori internazionali del settore, ma risulta uno strumento prezioso anche per chi lavora in Italia e a livello locale. Nelle 37 pagine del Toscana music office emerge un occhio/orecchio di riguardo per i new talents, più di 300 quelli censiti. Cosa non vi aspettate di trovare? Fra gli artisti, nomi del calibro di Andrea Bocelli, Bandabardò, Gianna Nannini, Irene Grandi, Jovanotti, Litfiba, Nada, Negrita, Piero Pelù, Zucchero. «E’ facile notare che questa guida è molto più consistente di quella del 2010: le proposte censite sono quasi triplicate, passando da 273 a 704 contatti registrati» afferma con soddisfazione Mauro Valenti, presidente della Fondazione Arezzo Wave Italia. L’agile e utile strumento nasce dall’esperienza ventennale della Fondazione Arezzo Wave Italia, grazie al sostegno della Regine Toscana. Nelle parole dell’assessore alla cultura: «E’ un investimento che la Regione fa sui giovani, sul futuro. La Toscana è piena di giovani che hanno diritto di esprimersi ed è nostro dovere dare loro gli strumenti adeguati: solo così possiamo crescere, rinnovarci, diventare competitivi. Il nuovo Piano della Cultura va in questa direzione, abbiamo infatti confermato i finanziamenti anche per il 2012».

Si inserisce nell’ambito del progetto Giovani Si/La Toscana che Suona, il cui obbiettivo «è dare ai giovani un futuro realizzabile – aggiunge Mauro Valenti – la musica viene considerata dal punto di vista di un vero e proprio mestiere, occasione di crescita professionale». «Specie tra i giovani c’è una crescente voglia di proporre musica e, se possibile, di trasformarla da passione in professione» interviene la Scaletti. Toscana music office sarà presentata questo mese al Medimex di Bari e a gennaio avrà una serata di gala all’Euronic Groningen in Olanda e al Midem di Cannes. In seguito, si troverà anche nell’ambito di importanti festival e convegni, come il Babelmed di Marsiglia e l’ILMC di Londra. Bisogna, inoltre, segnalare che la guida sarà in downloading su www.italiawave.com e copie gratuite potranno essere richieste alla Fondazione Arezzo Wave Italia. La Toscana music office è solo una delle tante proposta dell’ambizioso progetto di Mauro Valenti, che comprende un concorso, un lungo tour che sta portando le migliori band toscane sui palchi di tutta la Penisola ed un sito, toscanachesuona.it, dove artisti e operatori possono iscriversi gratuitamente e dove sono rintracciabili tutte le informazioni del Toscana music office. E’ un caso unico in Italia, un'eccellenza toscana. Così, spiega il presidente della FAWI «la Toscana diventa una terra di opportunità concrete per chi suona, chi registra, chi promuove, chi organizza, chi compone la musica, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica italiana e esportando i talenti toscani all’estero».

Irene Delfino
24 novembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA