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giorni di comics

I maestri del fumetto

Serata di grandi premi, quella di sabato a Lucca Comics and Games. Molti i riconoscimenti che il festival da a personalità in tutti i campi, dal gioco al fumetto

LUCCA – Serata di grandi premi, quella di sabato 29 ottobre a Lucca Comics and Games. Molti i riconoscimenti che il festival da a personalità in tutti i campi, dal gioco al fumetto. L’usanza era nata negli anni Sessanta con il prestigioso “Yellow Kid”, ed è tornata di nuovo da qualche anno, con i premi “Gran Guinigi”. Ecco alcuni dei premiati. Per la grande tecnica messa al servizio di un immaginario complesso che, all’interno di un genere ampiamente visitato, ha permesso all’autrice di rendersi immediatamente riconoscibile per la passione profusa nella realizzazione delle sue tavole, il premio come miglior autore va a Laura Zuccheri per “Le spade di vetro”, ReNoir Comics. Nella continuità di un lavoro decennale caratterizzato da un segno preciso, personale e coinvolgente con cui l’autore è stato capace di sviluppare una poetica personale che da subito lo ha contraddistinto, grazie alla costante attenzione alla realtà contemporanea che lo ha portato a ritrarre personaggi e ambienti sempre vivi e credibili, il Gran Guinigi come autore unico è andato a Baru (“Pompa i bassi, Bruno!”, Coconino Press). Il premio speciale della giuria a “Love. La tigre” di Frédéric Brrémaud e Federico Bertolucci, Edizioni BD.

Il premio “Maestro del fumetto”, che l’anno passato è stato riconosciuto a Jiro Taniguchi, è andato quest’anno a Enrique Breccia, come doveroso riconoscimento ad un maestro della letteratura disegnata che con la sua opera ha costantemente allargato gli orizzonti espressivi del medium fumetto, grazie ad una ricerca iconografica in continua evoluzione abbinata ad una grande sensibilità narrativa che gli hanno permesso di diventare un assoluto punto di riferimento. A Jiro Taniguchi, quest’anno il festival ha dedicato la più importante delle mostre espositive che, aperte gratuitamente al pubblico, sono visitabili a Palazzo Ducale. Espone diverse opere originali dell’autore giapponese, per la prima volta così tante all’estero. Durante la mattinata Taniguchi, ospite a Lucca, ha incontrato la stampa. “Mi fa molto piacere – ha spiegato il Maestro – che il mio lavoro sia apprezzato anche all’estero, e che il mio stile sia considerato europeo. Ho cercato molto nelle opere di fumetto europeo ispirazioni per esprimere cose in modo diverso dall’uso del fumetto nel manga”. “Alcune mie opere, come Al tempo di papà e In una lontana città, nascono da un’esperienza personale. Ma anche altre, senza la mia esperienza, non si sarebbero sviluppate. Ho iniziato a disegnare a tre anni, e non ho mai smesso. Disegnavo sempre, anche ai tempi della scuola. Poi, dovendo lavorare, ho iniziato a fare l’impiegato. Ma sentivo che quello che mi piaceva e che volevo fare nella vita era disegnare. Così mi sono proposto come assistente ad un autore affermato, e lì ho iniziato a fare il fumettista. Presentandomi poi a diverse riviste di fumetti, ho trovato la mia strada, ed andando avanti anche un mio stile”. T

aniguchi è conosciuto come maestro dalla narrazione intimista, delicata ed attenta a descrivere stati d’animo ed emozioni del quotidiano con grande sensibilità. “Inizialmente – spiega – nelle mie opere trattavo tantissimi argomenti. Poi, con Ai tempi di Bocchan mi sono avvicinato molto alla narrazione della quotidianità, e con Al tempo di papà sono tornato a portare l’attenzione sulla mia esperienza personale. E’in quel momento che mi sono convinto di poter raccontare basandomi proprio su quella come chiave di lettura”. Anche oggi (domenica 30 ottobre) la manifestazione registra un afflusso enorme che ne conferma il successo, pur con qualche difficoltà da parte del pubblico a poter fruire di tutte le offerte, dato che nei momenti caldi i padiglioni sono gremiti.

Anna Benedetto
30 ottobre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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