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sul palco

AAA musica di qualità cercasi

Consigli, recensioni, presentazioni, interviste, e un canale di dibattito sempre aperto. La nuova rubrica dedicata al meglio della musica indipendente toscana e che passa per la Toscana. La prima settimana di concerti

A chi piace indie. A chi cerca qualcosa di diverso da ciò che passa in televisione, perché non si accontenta ma gode di buoni appetiti intellettuali. A chi è musicalmente curioso e con la mente aperta e la musica vuole sentirla “suonare” e non solo vivere di apparenza, puro fashionism commerciale e culto del vacuo. AAA musica alternativa (al main-stream) e di qualità cercasi. A voi dunque. Questa nuova rubrica settimanale dedicata al meglio della musica indipendente toscana e che passa per la Toscana è per voi: consigli, recensioni, presentazioni, interviste, e un canale di dibattito sempre aperto, in stretta collaborazione con Il Blog della Sera

La grande bouffe. Sei concerti in sette giorni per cinque diverse località della Toscana dislocate in tre province. Questa prima tranche di consigli musicali è dedicata soprattutto a chi non ha paura di viaggiare, e molto. C’è tanta carne al fuoco, tanto da ascoltare e assaporare. Per tutti i gusti: dalla comicità dei Gatti Mézzi all’intensità esistenziale di Beatrice Antolini, dalla frenesia balcanica con due membri dei Gogol Bordello alla canzone d’autore più pura con Cristina Donà, Paolo Benvegnù e Gian Maria Testa. Iniziamo in ordine cronologico.

Giovedì 31 marzo, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alla Flog di Firenze arrivano i Balkan Beat Box, ovvero la nuova bomba esplosiva di musica world made in New York: una miscela potentissima e tutta da ballare fatta di reagge, hip hop, fanfare balcaniche, cantanti bulgari e arabi e chitarre greche nata dalla torbida e irrefrenabile fantasia di due membri dei leggendari Gogol Bordello, il sassofonista Ori Kaplan e il percussionista, programmatore e produttore Tamir Muskat. Impossibile stare fermi. Voto 7 e mezzo.

Al Caracol di Pisa è di scena invece una delle più seducenti (sia musicalmente che esteticamente) cantautrici in lingua inglese che la scena italiana abbia conosciuto da diversi anni a questa parte: Beatrice Antolini che con l’ultimo album, il terzo, intitolato ByoY, ha portato letteralmente sulla luna tutta la sua fascinosa potenza elettro-rock ammantata di psichedelia. Ascensore verso il cielo, voto 8.5. Al Teatro Dante di Campi Bisenzio, infine, torna la grande coppia di musicisti, autori e e attori pisani che risponde al nome di Gatti Mézzi. Divertimento assicurato tra ottimo swing unito a una comica e geniale vena narrativa-evocativa della realtà pisana popolare e retrò. Felini felliniani. Voto 8.

Ventiquattro ore dopo – venerdì 1 aprile – è già tempo di Cristina Donà. Fresca di pubblicazione del settimo lavoro discografico, Torno a casa a piedi, l’ex dark lady della canzone colta italiana arriva al Saschall con dieci nuove canzoni dai colori vivissimi e da un innegabile carisma. Anarcobalenica. Voto 7.

Ancora ventiquattro ore, sabato 2 aprile, ancora grande canzone d’autore. Questa volta tocca a Paolo Benvegnù: l’artista lombardo ma naturalizzato fiorentino ha appena dato alle stampe un album memorabile ed epico (in senso stretto, trattando gli archetipi della cultura occidentale) dal titolo Hermann. È lui, dividendo il palco del Viper di Firenze con i giovani e promettenti La Fame di Camilla, ad aprire le danze della bellissima rassegna Lezioni d’italiano ideata da Leonardo Giacomelli de Le Nozze di Figaro. Struggente ma solare. Voto 7.

Chiude questa prima settimana un altro lieto ritorno, quello del tenebroso, rauco e impegnato cantautore cuneese Gian Maria Testa in duo con il clarinettista jazz Gabriele Mirabassi che giovedì 7 aprile all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (Ar) propone una serata intimista di canzone d’autore come si faceva una volta: densa, di spessore, indignata e anche un po’ burbera. Ma sempre ammantata di grande poesia. Locomotiva di passioni. Voto 7.5.

A cura di Edoardo Semmola
31 marzo 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

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