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spettacoli

George Clooney sulle tracce
del Mostro di Firenze

La Fox 2000 ha acquisito i diritti del libro «The monster of Florence» di Douglas Preston e Mario Spezi: Clooney nel film sarà lo stesso Preston

FIRENZE - Lo sapevamo che a George Clooney piace l'Italia. Ha una casa sul lago di Como, ha una fidanzata che si chiama Elisabetta Canalis e ora ha anche un contratto che lo lega alla produzione del film «Il mostro di Firenze», come riporta l'Hollywood Reporter. Ed è stato proprio Clooney, innamoratosi della storia, insieme allo sceneggiatore Christopher McQuarrie, a cercare i finanziatori e ad approdare infine alla Fox 2000.

La Fox 2000 ha acquisito i diritti del libro «The monster of Florence», («Dolci colline di sangue» è il titolo italiano) scritto da Douglas Preston, scrittore americano e dal giornalista fiorentino Mario Spezi che ha sempre seguito la vicenda del «Mostro». Clooney nel film sarà lo stesso Preston; quest'ultimo è uno scrittore di thriller che ha conosciuto Spezi dopo essersi trasferito in Italia. Insieme i due hanno cercato di capire chi veramente fosse l'assassino che dal 1974 al 1985 massacrò sette coppie nei dintorni di Firenze. Le analisi dei due autori del libro suggeriscono una verità diversa sull'identità del feroce assassino rispetto a quella parzialmente accertata dalle indagini di polizia e dalle sentenze della magistratura (che ha riconosciuti colpevoli di 4 duplici omicidi Mario Vanni e Giancarlo Lotti) individuando il possibile colpevole in una persona collegata al gruppo della pista sarda.

Il copione è stato affidato a Christopher McQuarrie (“I soliti sospetti”, “Operazione Valchiria”) e Nathan Alexander e tra i produttori ci sarà anche Grant Heslov, regista de “L'uomo che fissa le capre”. Il progetto, ora acquistato dalla Fox 2000, è già in lavorazione da tempo, e anni fa Tom Cruise aveva tentato, senza successo, di portarlo avanti. I diritti del libro infatti, erano stati acquistati da Tom Cruise e la United Artists nel 2008

«Io ho parlato con McQuarrie - racconta Mario Spezi - e quando gli ho chiesto perché si interessava tanto ad una storia del genere dove non c'è un finale, non c'è un colpevole, lui mi ha risposto che ad affascinarlo non era tanto l'inchiesta o il thriller, ma la storia di due amici che, non convinti dall'indagine sui delitti del Mostro, hanno cominciato a investigare da soli. Hanno pubblicato cose che sono dispiaciute al potere e il potere ha risposto: uno dei due è stato fatto rientrare negli Stati Uniti, l'altro ha visitato per 23 giorni un brutto "agriturismo" in Umbria». (Spezi restò in carcere per 23 giorni a Perugia con l'accusa di aver depistato le indagini, ndr). «La vicenda del Mostro di Firenze - dice Spezi - negli Stati Uniti ha avuto una presa nel nostro paese impensabile. Non solo per la morbosità della vicenda, o per l'esito incerto dell'inchiesta, ma anche per quello che è accaduto alla libertà di stampa»

Alessandra Bravi
05 gennaio 2011(ultima modifica: 06 gennaio 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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