A VENEZIA

Alla Biennale si danza toscano

Sieni verso la direzione artistica del Festival del prossimo anno. Anche se lui preferisce glissare

A VENEZIA

Alla Biennale si danza toscano

Sieni verso la direzione artistica del Festival del prossimo anno. Anche se lui preferisce glissare

Alla Biennale di Venezia si danza toscano. Due le produzioni qui nate che arricchiscono il cartellone del Festival Internazionale di Danza della Biennale, diretto dal brasiliano Ismael Ivo, e affiancano i nomi di Wim Vandekeybus, Sylvie Guillem, Billy Forsythe. Per Virgilio Sieni, che ha inaugurato la manifestazione al Teatro Piccolo Arsenale, l'8,9 e 10 giugno, con una prima assoluta, «De Anima», la presenza in laguna non è una novità, ma sigla il consolidamento di un rapporto con la Biennale segnato già dalla commissione di Tristi Tropici, due anni fa, e dalla rappresentazione di Osso, poetico duetto con il padre Fosco, presentato alla Biennale Teatro: «In effetti questa continuità di collaborazione mi fa piacere - commenta il coreografo-. Nel caso di De Anima poi è come se si chiudesse un percorso tematico, iniziato con La Natura delle Cose e continuato, appena qualche mese fa, con Kore».

Dopo Lucrezio e i canti omerici, Sieni si rivolge per l'occasione ad Aristotele: «Mi affascina il fatto che Aristotele sia stato il primo a tentare di definire l'essere umano delineando i limiti del corpo e dell'anima e descrivendo quest'ultima come la capacità dell'essere umano di guardarsi dentro. Per questo ho immaginato dieci quadri che fissano immagini interiori sui moti più segreti del nostro io e ho composto il lavoro per sei danzatori». Se si intrattiene volentieri a parlare della sua creazione, Sieni glissa invece sull'ipotesi, sempre più concreta, di una sua nomina a direttore artistico del Festival del prossimo anno: «Non mi sembra gentile parlare di questo, con un direttore tuttora in carica - sorvola Virgilio - né sta a me commentare i rumors»; i quali sono sempre più insistenti e avanzati, a grande richiesta, anche dalla stampa di settore.

Vedremo cosa porta il futuro, intanto Sieni continua ad ampliare quel riconoscimento internazionale che è frutto di un impegno rigoroso. Quel riconoscimento che Pina Bausch ebbe quasi subito, nella sua carriera, e che oggi- che lei non è più- continua imperterrito grazie ai suoi straordinari interpreti. Una dei quali, la romana Cristiana Morganti, ha creato qualche tempo fa Moving with Pina un recital-lecture nel quale ci svela tra parole e danza le chiavi espressive, il mondo, i sentimenti che ruotavano tra la Bausch e i suoi insostituibili artisti. A produrlo e a presentarlo in debutto, a suo tempo, il raffinato e vivacissimo Centro Culturale Funaro di Pistoia, che con l'invito in Biennale, oggi conquista il riconoscimento per questo lavoro intriso dell'immaginario bauschiano eppure semplice e godibilissimo per tutti. Moving with Pina è programmato il 12 e 13, nella bella sala delle Colonne di Ca' Giustinian, poi sarà in altri teatri italiani. Salvo, al momento, la Toscana. Ovviamente.

Silvia Poletti12 giugno 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sottolineando o cliccando due volte su un qualsiasi termine di questo articolo accederai alle risorse lessicali ad esso correlate Ascolta Stampa questo articolo Invia l'articolo via mail Riduci la dimensione del testo

PIÙletti di Firenze

Non è possibile
inviare commenti
a questo articolo
Commenta la notizia CONDIVIDI LE TUE OPINIONI SU CORRIERE FIORENTINO.IT
0
Leggi tutti i commenti
Pubblicità

SERVIZI A firenze

Tutte >
VETRINApromozioni
FOTOGALLERY

Il meraviglioso volo dell’Ibis eremita

201428 settembre 2014

Piazza Duomo invasa dai cuscini

201428 settembre 2014

E la città scopre la «neve» a settembre

201428 settembre 2014
  • Seguici su Twitter e diventa nostro follower.Riceverai le notizie su Firenze in tempo reale
  • Clicca "Mi piace" e diventa nostro fan. Invia una mail con la tua foto di Firenze. Diventerà la copertina della fanpage