Torna «Tutto Dante» in Santa Croce

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Torna «Tutto Dante» in Santa Croce

Dal 20 luglio al 6 luglio Benigni reciterà di nuovo all'ombra del Sommo Poeta

Dopo sei anni, Roberto Benigni riporterà in vita l'Inferno di Dante in piazza Santa Croce a Firenze. Lo farà con 12 nuovi «capitoli» del suo celebre spettacolo «TuttoDante», in programma dal 20 luglio al 6 agosto, recitando, all'ombra della statua del Sommo poeta collocata sul sagrato della basilica, i canti dal XI al XXII della prima, sulfurea, cantica della Divina Commedia. L'attore riprenderà il cammino dell'Alighieri nelle terre dell'Oltretomba, laddove lo aveva lasciato nell'estate del 2006, al termine della prima serie di serate dedicate ai gironi danteschi, nel corso delle quali aveva declamato i primi dieci canti infernali.

Novità, rispetto alla precedente tornata di show, sarà un'introduzione di circa mezz'ora dedicata esclusivamente alla satira di attualità «cocente e bruciante», prima dell'avvio di ogni lettura, ed un nuovo - o meglio, antico - stile, con cui Benigni declamerà i versi danteschi: «Ho studiato tutti i documenti a disposizione per cercare di declamare la Commedia così come Dante la declamava - ha spiegato oggi il comico presentando lo spettacolo nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio - rispettando sempre la metrica, la pronuncia del tempo, l'inflessione. Ce la metterò tutta per riportare la Divina alla sua origine e renderla pura com'era: sarà un pò come andare a ricercare la partitura originale della Nona sinfonia di Beethoven», ha sorriso.

Al centro delle nuove letture, ha poi detto ancora Benigni «ci saranno canti medievali ma allo stesso tempo modernissimi: parleremo degli scialacquatori, degli usurai, dei ruffiani e dei seduttori, dei lusingatori e degli adulatori, in pratica degli stalkers ante litteram, dei preti che maneggiavano il denaro, cioè i simoniaci, dei barattieri, cioè i colpevoli del delitto di baratteria, che raccoglieva in sè le imputazioni odierne di corruzione, concussione, affari illeciti, e del quale lo stesso Dante, al tempo fu accusato: più moderni di cosi», ha alzato le braccia Benigni. Quanto alla scelta di tornare in piazza Santa Croce, l'attore ha spiegato di «aver ricevuto proposte da tante città, ma alla fine abbiamo deciso di tornare qui: Santa Croce è la piazza più bella, sembra nata apposta per questo» spettacolo.

15 giugno 2012