Gucci restaura il grande cinema

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Gucci restaura il grande cinema

La maison fiorentina ha finanziato il restauro di C'era una volta in America che sarà presentato al Festival

Comunque vada, quella di venerdì prossimo, al Festival di Cannes, sarà una serata memorabile. Potremo infatti vedere la versione restaurata di uno dei grandi capolavori della storia del cinema, C'era una volta in America, l'ultimo film di Sergio Leone, che proprio sulla Croisette fu presentato nel 1984. La versione che tutti conosciamo dura circa 230', quella che invece vedremo nella sala Lumière avrà circa 20' in più (quelli trovati e preservati dalla stessa famiglia Leone), con molte scene inedite aggiunte (il restauro è stato curato dalla Cineteca di Bologna). Sono attesi a Cannes tutti gli attori protagonisti del film, a partire da Robert De Niro, Elizabeth McGovern e James Woods. Dobbiamo il tutto all'impegno della Film Foundation Cinema Visionaries diretta da Martin Scorsese, ma soprattutto al sostegno finanziario di Gucci. La maison fiorentina è infatti ormai da molti anni impegnata a Cannes nel restauro di film cult: C'era una volta in America è solo l'ultimo di una lunga serie che comprende, tra gli altri, Senso e Il Gattopardo di Visconti, La dolce vita di Fellini e Le amiche di Antonioni.

«La possibilità di poter vedere questo capolavoro nella sua interezza è un segno della generosità di Gucci e del nostro impegno nella conservazione del patrimonio culturale del cinema» ha dichiarato Scorsese, in perfetta sintonia con Frida Giannini (direttore creativo della maison fiorentina) che spiega come «i novant'anni di storia di Gucci sono stati influenzati costantemente dai film e anche io continuo a trarre ispirazione dal mondo del cinema. Siamo lieti di riportare a Cannes questa pellicola, finalmente e per la prima volta restaurata nella sua versione integrale e nello splendore che Sergio Leone intendeva originariamente». La presenza di Gucci sulla Croisette, com'è naturale, non si limita al restauro dei film: esso costituisce senz'altro un nobile strumento per rafforzare la propria esposizione mediatica nel festival più importante e glamour del mondo. Ormai quello di Cannes non è più solamente una kermesse dei film e dell'industria cinematografica, ma un gigantesco e lussuoso supermercato di immagini, che trova la sua sublimazione proprio nella passerella del tapis rouge, a tutti gli effetti una grande sfilata di moda, immortalata dai flash di fotografi e paparazzi provenienti da tutte le parti del globo.

Per gli attori, le attrici e le maisons che li vestono, un abito, un gioiello o un accessorio azzeccato a Cannes (tra i maggiori sponsor del festival ci sono non a caso Chopard, L'Oréal e Swarowski), in termini di impatto e di ritorno d'immagine, può valere molto di più di un'intera campagna pubblicitaria su scala mondiale. Le occasioni per “mettersi in mostra” naturalmente non si esauriscono solo sul tapis rouge o sulla montée des marches (la scalinata che porta alla sala Lumière), ma annoverano anche le feste notturne (quella che seguirà alla proiezione di C'era una volta in America, organizzata da Gucci all'Hotel du Cap, è forse la più attesa e ambita di tutto il festival, tanto che Frida Giannini ha voluto disegnare personalmente gli inviti), nonché le passeggiate in spiaggia e i rendez-vous sui moltissimi yatchs ormeggiati a poche centinaia di metri dal Palais des Festivals.

Marco Luceri17 maggio 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA