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Kerry porta i Queen a Firenze

Venerdì sera Kerry Ellis, cantante e attrice britannica, pupilla del chitarrista dei Queen, Brian May, si esibisce all'Obihall

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Kerry porta i Queen a Firenze

Venerdì sera Kerry Ellis, cantante e attrice britannica, pupilla del chitarrista dei Queen, Brian May, si esibisce all'Obihall

Ha gli occhi di Michelle Pfeiffer, il passo leggiadro di una fata e il sorriso della beatitudine celeste. Ma quando canta, la sua voce è così potente e pungente che se intona “Innuendo” o “Bohemian Rapsody” neanche i freddymercuriani più accaniti hanno il coraggio di protestare. Venerdì sera Kerry Ellis, cantante e attrice britannica, pupilla del chitarrista dei Queen Brian May, conosciuta in Italia solo per la sua partecipazione all’ultimo festival di Sanremo al fianco di Irene Fornaciari e Brian May, proporrà le sue canzoni all’Obihall – per la prima volta in Italia a parte la parentesi Ariston – e insieme alla storica cover band fiorentina dei Queen, i Killer Queen (che con lei affrontano la definitiva prova del fuoco) anche una selezione di canzoni di Freddy Mercury e compagni. In Inghilterra e a Broadway è una star affermata: il suo album “Anthems” è un cult e la sua carriera nei musical è folgorante: passa dalla ribelle Meat in “We Will Rock You”, di cui ora ricorre il decennale, sempre prodotto dal suo mentore e maestro di sei corde con cui lavora anche in fase discografica, alla terribile e “verdognola” Strega dell’Est in “Wicked”, musical ispirato al Mago di Oz. Kerry Ellis, iniziamo dall’esperienza di Sanremo.

Come si è trovata?
Il Festival di Sanremo mi ha aperto frontiere incredibili di notorietà fuori dal mio paese. È stata un’esperienza emozionante e piena di tensione. So che in Italia nessuno mi conosceva ma ora sono pronta a farvi sentire i miei brani e con i Killer Queen sarà straordinario interpretare canzoni così intense.

Proporrà sia canzoni originali che cover dei Queen. Cosa la lega al gruppo di Freddy Mercury?
A parte, ovviamente, la presenza di Brian May in tutti i miei lavori, è forse l’impianto orchestrale e dal background molto teatrale del mio primo disco che mi lega ai Queen. Ma ora sto già lavorando al prossimo album e tutto sarà diverso.

Diverso come?
Io e Brian abbiamo scritto canzoni più semplici, più intime, acustiche.

Il suo ruolo più importante è stato Meat in “We Will Rock You”, sempre dei Queen… Avevamo una produzione originale con un cast eccezionale per un’opera di creatività altrettanto originale. E alla festa per il decennale del musical ho rivisto tutti i miei vecchi amici del cast e ho conosciuto i Queen, non potevo chiedere di meglio.

Altro grande successo, “Wicked”, ovvero il Mago di Oz. Dove interpreta la cattivissima strega…
Bellissima esperienza anche quella: cantavo appesa a dei cavi a 15 metri da terra, uno sforzo fisico immane, ma ho avuto la magnifica esperienza di avere una standing ovation a teatro pieno, a Londra, addirittura a metà del primo tempio, non alla fine. Ma diciamo che ora sono felice di poter andare in scena senza essere tutta dipinta di verde.

Edoardo Semmola17 maggio 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA

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