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Il buon Circo

Ragazzi delle favelas, scugnizzi napoletani, rom, palestinesi protagonisti al festival di Siena

SIENA - I ragazzi strappati alle favelas brasiliane e quelli salvati dall'emarginazione dei campi rom, i bambini palestinesi allontanati dalla strada e gli scugnizzi napoletani scampati alla delinquenza. Saranno loro i protagonisti di Circomondo, il festival internazionale di circo sociale in programma alla Fortezza medicea di Siena dal 5 all'8 gennaio, nato con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno del disagio giovanile, nato soprattutto per far capire ai bambini italiani che esistono coetanei più sfortunati, bambini come loro che vivono per strada, in guerra, senza giochi, senza cibo, senza niente. Al centro della programmazione, gli spettacoli delle scuole di circo di tutto il mondo.

Piccoli giocolieri, trapezisti, clown, equilibristi e acrobati — tutti provenienti da situazioni di disagio sociale — animeranno le quattro giornate senesi. Da Napoli arriveranno «Il Tappeto di Iqbal» e il «Circo Corsaro», che unisce nelle stesse esibizioni ragazzi rom provenienti dai campi nomadi e ragazzi dei quartieri disagiati di Scampia e Chiaiano. «Grazie alle nostra attività — spiega la responsabile del Circo Corsaro Maria Teresa Cesaroni — tanti giovani riacquistano fiducia in se stessi, imparano nuove discipline, vengono ascoltati e si sentono finalmente orgogliosi in una vita in cui si sono sempre sentiti nullità». Dal Medio Oriente sbarcherà a Siena la scuola di circo palestinese: «Incoraggiamo lo sviluppo di una nuova forma di espressione culturale e una nuova generazione di artisti — dicono i responsabili — con l'intento di strappare tanti minorenni ambulanti dalle strade».

Ci sarà poi il circo «Crescer e viver» dal Brasile, tra i cui protagonisti ci sono giovani provenienti dalle favelas, e il «Circo social del sur» dall'Argentina. Circomondo — organizzato dall'associazione senese Carretera Central insieme all'Arci provinciale di Siena, col contributo di Cesvot e Fondazione Monte dei Paschi — sarà un'occasione per dare visibilità al circo sociale come metodologia pedagogica di integrazione, con momenti di approfondimento e di confronto e spettacoli interculturali. All'interno del festival non mancheranno momenti di riflessione sul tema del disagio giovanile e della violazione dei diritti dell'infanzia.

Il programma prevede tre appuntamenti con la proiezione di film-documentari: Voci dal buio del giornalista Rai Giuseppe Carrisi, sulle storie dei ragazzi al servizio della camorra e dei bambini congolesi che vivono tra la guerra e la violenza; All the invisible children, dedicato all'infanzia rubata vista, attraverso sette prospettive diverse in altrettanti Paesi, da sette famosi registi; Clown in Kabul di Enzo Balestrieri e Stefano Moser, che racconta la missione di un gruppo di medici clown, guidati da Patch Adams, in Afghanistan nel marzo del 2002 per visitare ospedali, scuole, campi profughi e lebbrosari. Previsti anche laboratori ludici rivolti ai bambini e conferenze, tra cui quella del 5 gennaio sul tema La condizione dell'infanzia nel Sud del mondo. Nel giorno dell'Epifania è in programma la premiazione del premio artistico «Circomondo 2012», grazie al quale decine di bambini senesi hanno realizzato elaborati artistici sui diritti dell'infanzia.

Jacopo Storni
03 gennaio 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA