Ultima notte di Jazz Club

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Ultima notte di Jazz Club

Colpa della crisi, colpa della ztl, colpa delle gabelle… o di chissà che altro, ma giovedì sera il sassofono sull’insegna del Jazz Club si illuminerà per l’ultima volta

Colpa della crisi, colpa della ztl, colpa delle gabelle… o di chissà che altro, ma giovedì sera il sassofono sull’insegna del Jazz Club si illuminerà per l’ultima volta. Sono passati trent’anni da quando Nello Ghinassi e Gianna Boncompagni hanno aperto il club. Trent’anni di concerti, jam session, grandi nomi e grandi sconosciuti. Come l’attore Peter Weller, in arte robocop, che durante la sua vacanza a Firenze non aveva resistito ad esibirsi con la sua tromba e non una, ma ben tre sere. Oppure Leroy Johnson, di Saranno Famosi, l’attore più sospirato dalle ragazzine anni ’80, che dimostrò che la sua bella voce non era solo fiction, improvvisando con la house band di turno.

Non solo nomi ben conosciuti si sono esibiti sul palco del Jazz Club. Era anche un posto, uno degli ultimi rimasti in città, in cui un ragazzino armato di tanta passione poteva farsi le ossa sperando un giorno di poter diventare qualcuno. E qualcuno c’è anche riuscito; Mirko Guerrini, ad esempio. Figlio d’arte è vero, ma ha dovuto anche lui fare la gavetta. E quel palco gli è rimasto nel cuore, tanto che ci è tornato spesso, anche dopo aver ottenuto il meritato successo. Perché quello era un posto magico, un posto in cui spesso e volentieri il pubblico si presentava col proprio strumento, perché se la musica ti prende ti devi lasciar trasportare, e in quell’atmosfera da cantinetta anni ‘60/’70 riuscivano a ricreare tutte le atmosfere delle jam session americane.

Ma la chiusura non sarà celebrata con un funerale, bensì da una festa in vero stile Jazz Club. Ad animare la serata sarà una delle ultime band nata e cresciuta tra le ali del club la Shame Blues Band, che, non avevamo dubbi, si è già rivelata molto promettente. L'appuntamento è per giovedì sera alle 22.15

Irene De Vito30 maggio 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA