Una famiglia perfetta

il film della settimana

Una famiglia perfetta

In attesa dei vecchi (nuovi?) cinepanettoni, gustiamoci questa bella farsa diretta da Paolo Genovese

Regia: Paolo Genovese; Interpreti: Sergio Castellitto, Claudia Gerini, Marco Giallini, Carolina Crescentini, Ilaria Occhini; Sceneggiatura: Paolo Genovese, Luca Miniero, Marco Alessi; Fotografia: Fabrizio Lucci; Montaggio: Consuelo Catucci; Scenografia: Chiara Balducci; Costumi: Grazia Materia. Produzione: Lotus Production, Medusa Film; Distribuzione: Medusa. Italia, 2012, 120'.

In Toscana è in queste sale: Firenze: Astra 2, Fulgor, The Space, Uci; Arezzo: Uci; Campi Bisenzio: Uci; Cecina: Tirreno; Empoli: La Perla; Grosseto: The Space; Livorno: The Space; Lucca: Astra; Massa: Splendor; Montecatini Terme: Excelsior; Montevarchi: Cine8; Orbetello: Supercinema; Pietrasanta: Comunale; Pisa: Isola Verde, Odeon; Pistoia: Lux; Prato: Omnia Center; Pontedera: Cineplex; Rosignano Marittimo: Castiglioncello; Scandicci: Cabiria; Santa Croce sull'Arno: Lami; Sesto Fiorentino: Grotta; Viareggio: Goldoni; Volterra: Centrale.

Con l'avvicinarsi delle feste iniziano a uscire le commedie natalizie. In attesa dei vecchi (nuovi?) cinepanettoni, gustiamoci questa bella farsa diretta da Paolo Genovese (quello del dittico di «Immaturi»). Succede che un bel giorno il ricco, affascinante e solitario Leone, cinquant'anni portati benissimo, decida di passare il Natale in famiglia. Ma lui, la famiglia, non ce l'ha. Allora se ne affitta una, rivolgendosi a una composita “compagnia” di scalcinati attori. I giochi sembrano fatti, ma le esigenze del committente non sono così semplici da soddisfare e così, come in un gioco di specchi (il teatro nel cinema e il cinema nel teatro) le cose cominciano a complicarsi, i ruoli a diventare sempre più complicati. Forse l'idea non è proprio originale (il film è a suo modo un remake dello spagnolo «Familia», nonché di «Natale in affitto» con Ben Affleck), ma la famiglia rappresentata da Genovese attraverso questa pochade è il ritratto di un nucleo minato da mille isterie e in definitiva esploso, il contrario cioè di quel cascante «cinema da tinello» che spesso affligge la produzione italiana da (finto) autore.

Ricorrendo alla cattiveria, all'humor nero, alle bassezze e alle scorrettezze di due personaggi che guidano il gioco con divertita malizia (splendido duetto di attori 'veri' quello imbastito da Sergio Castellitto e Marco Giallini: ambigui, sofferenti, schizzati), il film è proprio il contrario del suo titolo: la famiglia borghese è definitivamente (e finalmente!) esplosa. A condire questo ricco menù da cena di Natale ci pensa proprio la sottile riflessione sulla recitazione, sul suo potere mistificante, sulla sua capacità di montare e rismontare la vita e il mondo. Il falso come modo di vivere, la maschera mostruosa come veicolo per mettere in scena le idiosincrasie vanagloriose del proprio Super-Io: c'è più feroce analisi sociale (sull'Italia di oggi, naturalmente) in «Una famiglia perfetta» che in tanto stucchevole e verboso cinema (e letteratura, teatro, giornalismo, ecc.) engagé che siamo stati costretti a sorbirci in questi tristi anni. Già, perché è quasi un film liberatorio quello di Genovese, capace di tirare fuori il marcio da ognuno di noi. Il film «profuma» di commedia all'italiana, peccato solo che nella seconda parte la virata verso un certo buonismo consolatorio (condito di coretti natalizi tipo Jingle Bells) non sia stata evitata (per fortuna che c'è quel guizzo imprevisto di Ilaria Occhini...). Pazienza. La commedia di Natale perfetta (ancora) non ce la meritiamo.

Marco Luceri30 novembre 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA