Silvia, nel Sanremo di New York

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Silvia, nel Sanremo di New York

Silvia Querci, vincitrice della quinta edizione del “Festival della Canzone Italiana di New York” organizzato dall'Associazione Culturale Italiana

E' fiorentina, per la precisione di Campi Bisenzio, Silvia Querci, vincitrice della quinta edizione del “Festival della Canzone Italiana di New York” organizzato dall'Associazione Culturale Italiana. Silvia Querci ha vinto con la canzone “Penso ai miei sogni” scritta assieme al fratello Alessandro Querci e Paolo Milani.

Cosa ha provato quando la giuria ha detto "and the winner is"?
«All'inizio non me ne sono nemmeno accorta, ero un po' incredula. Ero dietro le quinte che chiacchieravo e mai mi sarei aspettata di vincere. Hanno dovuto annunciarmi due volte perchè io non arrivano ed infatti sono entrata tutta di corsa, affannata, disorientata ma estremamente felice. Quello che ho provato non lo so descrivere. Quello che posso dire però è che il premio l'ho dedicato a mia mamma, che non c'è più e che sarebbe stata strafelice visto che anche lei era una cantante».
A che età ha iniziato a cantare?
«Ho iniziato a cantare da sempre. Vengo da una famiglia di cantanti, mio nonno era un cantante, mio padre è stato un cantante, mia madre lo stesso. Ho un fratello cantante, regista, sceneggiatore ecc.. Quindi una famiglia molto artistica. E' stata una cosa naturale, la musica era ed è una componente quotidiana della mia vita. A calcare il palcoscenico ho iniziato abbastanza tardi, perchè prima mi sono cimentata con la discografia e la musica leggera poi sono passata al musical mi è andata bene e quindi ho proseguito su questa strada».
Non è la prima volta che ha riconoscimenti internazionali e che si esibisce sui palcoscenici della Grande Mela?
«Due anni fa con il musical Pinocchio scritto dai Pooh, con la compagnia della Rancia, siamo stati a Broadway:è stata una tournèe bellissima, che ha riscosso molto successo. E proprio grazie a quell'esperienza che sono stata richiamata per partecipare a questo festival. Nel 2009 sono stata a Seoul in Corea sempre con Pinocchio ed anche li ero stata notata da dei produttori televisivi che mi hanno chiamata a partecipare all'X- Factor coreano con due mie colleghe e abbiamo vinto con un pezzo cantato in coreano ci tengo a dirlo».
Tra tutti i posti in cui si è esibita quale è quello che ancora le fa tremare le ginocchia? «
A me la tremarella mi viene sempre e credo che sia una cosa sana, perchè quando non ce l'hai più è il momento in cui ti devi porre delle domande. Diciamo che un posto che mi mette sempre suggestione è il palco del Teatro Ariston a Sanremo. Io l'ho fatto nel 1994, poi ho avuto la fortuna di tornarci come corista e come ospite anche in altre occasioni, e la tremarella ce l'ho sempre avuta».
Dopo questa vittoria, quali sono i progetti per il futuro?
«Sto iniziando a lavorare per un nuovo progetto che è “L'acqua cheta” in musical per la regia di Alessandro Querci che debutterà in anteprima nazionale a novembre al Politeama Pratese. Un progetto importante perchè vogliamo riportare l'operetta in forma più attuale con un modo di cantare più vicino alla musica leggera e pop».
Un consiglio a tutti i giovani che vogliono intraprendere questo tipo di carriera?
«Tutto e subito non esiste. La vecchia e sana gavetta è fondamentale, ma aggiungerei anche un assolutamente. Io ho inziato cantando nelle pizzerie, nei pub, nelle feste, nelle piazze e nelle sagre dappertutto. Se vengono saltati degli step è come andare all'università senza aver fatto le superiori. Mancano le basi. La televisione oggi propone modelli di arrivare e fare, ma non è così. Per durare bisogna aver mangiato un po' di polvere».

Rebecca Romoli05 ottobre 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA