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cinema

Conto alla rovescia, c'è il Middle East Now

Dal 12 aprile torna il festival internazionale di cinema dedicato al Medioriente. In mostra la foto di un generale afghano, donna

E’ la foto del generale Khatol Muhammadzai, la prima donna afghana paracadutista a ricoprire un rango così alto nell'establishment militare del paese quella che verrà esposta in anteprima italiana nella rassegna “In the Light of Darkness” della giovane photoreporter americana Kate Brooks. Uno degli eventi speciali (14 aprile presso la Tethys Gallery (via Maggio, 58 rosso) della terza edizione del festival “Middle East Now”, il festival internazionale di cinema dedicato al Medio Oriente contemporaneo organizzato dall’associazione culturale Map of Creation che dal 12 al 16 aprile torna ad animare il cinema Odeon e l’auditorium Stensen.

Un’edizione importante che si inaugura con l’anteprima nazionale di “The Reluctant Revolutionary” di Sean McAllister, l’unico film che racconta la recente rivoluzione pacifica in Yemen - il paese più armato al mondo (60 milioni di armi per 20 milioni di persone). Trenta film e oltre 20 tra registi, produttori, attori, artisti e ospiti internazionali sono attesi a Firenze nella 5 giorni dedicata al meglio delle produzioni (25 delle quali in anteprima italiana ed europea) della cinematografia contemporanea, in un viaggio fatto di personaggi, e storie provenienti da Iran, Iraq, Libano, Israele, Egitto, Palestina, Giordania, Yemen, Qatar, Afghanistan, Kurdistan, Siria, Bahrein. Solo 10 titoli (grazie al contributo dell’iranista Felicetta Ferraro) in questa edizione vengono quindi dedicati all’Iran contemporaneo ma anche documentari post-primavera Araba, cortometraggi e novità una nuova sezione dedicata all’animazione.

Tra le tante pellicole imperdibili (attesa la proiezione di “Beirut Hotel” di Danielle Arbid, pellicola censurata in Libano come l’anteprima italiana in chiusura del festival “In My Mother’s Arms” di Mohamed e Atia Jabarah Al-Daradji, documentario girato Sadr City a Baghdad che racconta le peripezie di un uomo che cerca di tenere in vita l’orfanotrofio in cui ospita 32 orfani di guerra attesi) il Festival prevede anche incontri e degustazioni. Sabato 14 aprile dalle 15.30, si tiene il dibattito “Where do we go now?”, domenica 15 aprile (dalle ore 11) “Vero/Falso/Interpretato: Cinema e Società nell’Iran dell’Oscar” mentre venerdì 13 è il Ristorante libanese la Valle dei Cedri ad organizzare all’Odeon un aperitivo a base di specialita' culinarie persiane e libanesi (10 euro degustazione più visione del film). Sempre in città “Otto Luogo dell’arte” inaugura sabato 14 aprile, alle 18,) la mostra “Listen”, della fotografa e artista iraniana Newsha Tavakolian. Sei ritratti di cantanti soliste in Iran, paese,in cui non è permesso cantare in pubblico o produrre Cd come soliste. La fotografa produce sei copertine di ipotetici Cd musicali. Il lavoro è accompagnato da un’installazione video senza audio, in “mute”, in cui le 6 soliste si esibiscono sullo sfondo di un sipario sfavillante.

Laura Antonini
06 aprile 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA

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