il film della settimana
A Royal Weekend
Il tentativo di scavare dietro la personalità di Franklin Delano Roosevelt, uno dei grandi del Novecento, alternando la descrizione del suo indubbio fiuto politico
Regia: Roger Michell; Interpreti: Bill Murray, Laura Linney, Samuel West; Sceneggiatura: Richard Nelson; Fotografia: Lol Crawley; Musiche: Jeremy Sams; Montaggio: Nicolas Gaster; Scenografia: Simon Bowles; Costumi: Dinah Collin. Produzione: Film Four, Daybreak Pictures, Free Range; Distribuzione: Bim. Gran Bretagna, 2012, '.
In Toscana è in queste sale: Firenze: Astra 2, Odeon; Livorno: Kino Dessé; Pisa: Arno; Pistoia: Lux; Prato: Terminale d'Essai.
Negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale, sia nel cinema americano che in quello britannico, un genere fino a qualche tempo fa ritenuto piuttosto ostico per il grande pubblico. Stiamo parlando del biopic, ovvero di quei film che in maniera più o meno romanzata raccontano la vita di grandi uomini e grandi donne (soprattutto politici o divi del cinema e della musica).
Il motivo di questa proliferazione (e di questo successo) va probabilmente ricercato nella rinnovata dimensione «carismatica» del cinema di oggi, che attraverso il genere «vita e opere» offre una patente di nobiltà estetica a prodotti che altrimenti sarebbero in balìa della fiction televisiva o dei documentari prodotti da History Channel. «A Royal Weekend» rispetta molti dei canoni di questo tipo di film (che è il risultato di un vero e proprio stile produttivo): celebri personaggi di cui si indagano virtù pubbliche e vizi privati (non discostandosi mai dal fine, che è quello dell'apologia), affidati ad attori/divi dalle indubbie capacità interpretative, un racconto che alterna scientificamente momenti di inusitata leggerezza a passaggi di forte intensità melodrammatica, un'ambientazione storica riccamente dettagliata e inappuntabile dal punto di vista delle scenografie, dei costumi e del trucco. Così il film di Roger Michell (regista di «Notting Hill»), scritto dal fidato sceneggiatore Richard Nelson, traccia il ritratto degli ultimi anni di presidenza di Franklin Delano Roosevelt (un pimpante Bill Murray), visti dagli occhi di una delle sue amanti più affezionate, la cugina Daisy Suckley (una dolce Laura Linney), in un delicato momento storico, quello che precede lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
L'evento che dà il titolo al film è la visita ufficiale di Sua Maestà Re Giorgio VI presso Hyde Park on Hudson (il buen retiro dei Roosevelt, lontano dalla capitale Washington) nell'estate del 1939, durante la quale il re d'Inghilterra chiese apertamente il sostegno americano nel conflitto che di lì a poco si sarebbe scatenato in Europa. Il film tenta dunque di scavare dietro la personalità di uno dei grandi del Novecento alternando la descrizione del suo indubbio fiuto politico (il picnic con hot-dog consumato – e ripreso - con i reali britannici fu un piccolo grande capolavoro di propaganda politica) alla sua indole anarchica, informale e impenitente, soprattutto nel rapporto con le donne (la moglie, la madre, la segretaria, le amanti), ricorrendo a quel tocco tipicamente british, capace di tratteggiare con poche battute e piccole accortezze il senso pieno di un personaggio o di una situazione. Un biopic contemporaneo perfetto, verrebbe da dire, peccato che al piacere (di guardare film come questo) si stia ormai sostituendo l'abitudine.
11 gennaio 2013© RIPRODUZIONE RISERVATA