la rassegna

Il giovedì del cinema francese

Torna l'appuntamento con la rassegna Jeudi Cinéma, dal 17 ottobre al 27 gennaio, alle 20.30 a ingresso libero, all'istituto di piazza Ognissanti

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Il giovedì del cinema francese

Torna l'appuntamento con la rassegna Jeudi Cinéma, dal 17 ottobre al 27 gennaio, alle 20.30 a ingresso libero, all'istituto di piazza Ognissanti

Torna all'Istituto Francese di Firenze uno degli eventi cinematografici più attesi della stagione, ovvero il ciclo di proiezioni «Jeudi Cinéma»: dal 17 ottobre al 27 gennaio ogni giovedì (ore 20.30, ingresso libero) appuntamento con il cinema francese contemporaneo, con una selezione di film (tutti proposti in versione originale con sottotitoli) usciti Oltralpe, ma non qui da noi. Una rassegna che da quando è partita ha avuto sempre un grande successo, a testimonianza della vitalità delle iniziative culturali dell'Istituto di piazza Ognissanti e dell'interesse dei fiorentini per il cinema francese.

In attesa del festival France Odeon (dal 31 ottobre al 3 novembre) e dell'imminente uscita nelle sale di molti film francesi importanti come «La vita di Adele», «Giovane e bella», «Un castello in Italia» e «Venere in pelliccia», potremo quindi gustarci molti titoli, a partire dal film d'apertura, «Americano», interessante opera prima di Mathieu Demy (figlio d'arte di due «giganti» come Jacques Demy e Agnes Varda) e con un cast di star come Salma Hayek, Geraldine Chaplin e Chiara Mastroianni: alla morte della madre, Martin lascia Parigi per andare a recuperarne il corpo a Los Angeles per poi riportarlo in Francia, ma le volontà testamentarie della donna lo guideranno sulle tracce di Lola, ballerina di un nightclub messicano.

Tra i molti film in programma segnaliamo: «La trahison» di Philippe Faucon, che racconta le vicende di un gruppo di soldati dell'esercito francese stanziati in un piccolo e sperduto villaggio durante la Guerra d'Algeria; «Adieu Gary», ambientato in un un quartiere operaio abbandonato da diversi anni, in cui alcuni hanno deciso di rimanere, più per scelta che per necessità, poiché vi sono nati o cresciuti; tra loro Francis, operaio che continua a riparare la macchina alla quale ha lavorato per tutta la vita, suo figlio Samir, di ritorno dopo una lunga assenza, e Maria, una vicina di casa che vive sola con il figlio José, il quale crede che suo padre sia Gary Cooper. Ogni giorno il bambino aspetta il ritorno del padre tra le strade di questa moderna terra di nessuno, straordinariamente simile al set di un film western. Un'altra opera prima è «L'appenti» di Samuel Collardey (già vincitore del Prix Semaine de la Critique al Festival di Cannes del 2008), che narra per immagini la storia di Mathieu, quindicenne che si sta formando presso una scuola d’agraria, e che nel corso dei suoi studi si trova a fare un tirocinio in una fattoria. Mathieu desidera un futuro nell’allevamento e nella vita campestre, ma la sua inclinazione si scontra con i desideri della sua famiglia. Tra le riscoperte anche grandi classici come «La baie des anges» di Jacques Demy, intepretato da Jeanne Moreau e Claude Mann, in cui un modesto impiegato di banca, convinto da un suo collega accanito giocatore, parte insieme a lui per una vacanza al casinò di Enghien, per un viaggio che gli sconvolgerà la vita.

Marco Luceri
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