Il vademecum per orientarsi
tra le proposte in sala

GUIDA AI FILM DI NATALE

Il vademecum per orientarsi
tra le proposte in sala

I nostri consigli sui titoli da non perdere, quelli per cui vale la pena di fare un tentativo e quelli decisamente da evitare

Arriva il Natale e siamo tutti pronti per andare al cinema. Ecco una piccola guida ai film che troverete nelle sale, con i nostri consigli sui titoli da non perdere, quelli per cui vale la pena di fare un tentativo e quelli decisamente da evitare.

Da non perdere. Il poker dei film da vedere è: Blue Jasmine, Still Life, Molière in bicicletta e Philomena.

Blue Jasmine segna il ritorno di Woody Allen in America, ma tutto è all'insegna dell'amarezza, visto che protagonista è una donna bella, ricca e snob che perde tutto e deve reinventarsi l'esistenza (strepitosa Cate Blanchett). Molière in bicicletta è il sublime duello tra due attori alla prese con la messa in scena del Misantropo: divertente e cattivo, è un film su chi «si rassegna» a recitare anche nella vita. Still Life ha come protagonista un borghese piccolo piccolo che parte alla ricerca delle persone che hanno conosciuto un uomo morto in solitudine: un film poetico e struggente sulla vita che ricomincia, pieno di epifanie e girato con uno stile asciutto e penetrante. Philomena è invece la storia di una donna irlandese che si mette sulle tracce del figlio che le è stato strappato quand'era ancora una ragazza; commovente e ironico, è una bella riflessione sul potere della religione e della fede.

Perché no? Due tentativi (riusciti solo in parte) di commedia sofisticata (ambedue guardano alla tradizione americana): il primo è quello di Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi, con un Raul Bova privo di braccia che arriva a scombinare i piani vacanzieri di un variopinto gruppo di vip (ottimi gli attori, dall'immancabile Bisio al gruppo di signore Finocchiaro, Gerini e Capotondi); il secondo è I sogni segreti di Walter Mitty, con un redivivo Ben Stiller nei panni di un uomo che ripudia la mediocre vita reale per rifugiarsi nel bellissimo mondo della fantasia, per un film-omaggio alla magia delle immagini (e del cinema). Per chi ama il fantasy c'è naturalmente The Hobbit La desolazione di Smaug e per i più piccoli il film d'animazione Frozen, ambedue godibili (a patto che vi piacciano i generi in questione). Se invece Leonardo Pieraccioni non vi ha ancora stancato, allora vale la pena di tentare con Un fantastico via vai: è la solita favoletta natalizia, con Leonardo stavolta nei panni di un anonimo bancario aretino che, cacciato di casa dalla moglie, trova rifugio temporaneo in un appartamento di studenti. Tutti stucchevolmente bravi, buoni & belli per il prevedibile happy end, ma stavolta almeno Pieraccioni ci risparmia le imbarazzanti cotte fuori tempo dei precedenti Io & Marylin e Finalmente la felicità.

Da evitare Ridateci il cinepanettone, please! Dopo che l'epopea delle «Vacanze a...» è giunta definitivamente al tramonto, ecco arrivare qualcosa di molto peggio. La premiata ditta De Laurentiis – De Sica – Parenti, dopo aver tentato l'anno scorso nuove strade con Colpi di fulmine, ora ci rifila Colpi di fortuna, un nuovo film a episodi, stavolta tenuti insieme dal tema della sfortuna. Ma la vera sfiga è quella a cui viene sottoposto lo spettatore, in un'ora e mezzo di gag insignificanti e di una banalità sconcertante. Peccato per gli attori (soprattutto Lillo&Greg), forse mai caduti così in basso, e per Neri Parenti, che al turpiloquio pecoreccio ha preferito il nulla.