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Torna il Festival au desert alle Murate

Trenta musicisti e 13 concerti in programma. Per l'inaugurazione i tuareg Tadalat

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Torna il Festival au desert alle Murate

Trenta musicisti e 13 concerti in programma. Per l'inaugurazione i tuareg Tadalat

Sono 30 musicisti e 13 concerti in programma per la quarta edizione del «Festival au Desert. Presenze D'Africà, la rassegna musicale che contamina la cultura tuareg, maliana, panafricana con musicisti europei e internazionali, che si terrà dal 4 al 6 luglio, nel complesso de Le Murate del capoluogo toscano. Il festival nasce dall'esperienza già esistente a Timbuktu, in Mali, che quest'anno, per la prima volta dopo 12 edizioni, non si è svolto a causa della situazione geopolitica attuale.

«Celebrato in tutto il mondo - hanno scritto gli organizzatori africani in una nota - per la ricchezza della sua cultura musicale, il vibrante patrimonio del Mali è stato brutalmente messo a tacere dagli estremisti stranieri e dalle assurde leggi dei fondamentalisti». Contingente alla situazione, infatti, la programmazione del festival fiorentino prevede proprio un incontro dedicato a quello che sta succedendo nello stato dell'Africa occidentale (sabato 6 luglio) dal titolo 'Mali, Sahara, Mediterraneò.

Il festival sarà inaugurato dai tuareg Tadalat (che vuol dire «speranza»), la band composta da giovani originari di un villaggio del Nord del Mali, che hanno iniziato a suonare con materiali di recupero e oggi considerati una delle rivelazioni nel loro paese. In cartellone anche il polistrumentista di origine marocchina Aziz Sahmaoui (4 e 5 luglio); il balafonista maliano Lansine Kouyate, il cantautore britannico Piers Faccini e il chitarrista Moh Kouyatè della Guinea (5 luglio). Chiude l'Azalai Band, la band nata da un progetto europeo che contamina le sonorità di artisti europei con musicisti africani (itineranti per il mondo), con la special guest Roy Paci e, tra gli altri, il batterista afroamericano Hamid Drake. Al festival presenti anche cibo africano e stand artigianali. «Questo festival - ha sottolineato Sergio Givone, assessore alla Cultura del Comune di Firenze - nasce come celebrazione di una cultura nomade, di libertà, del viaggiare. L'ex carcere delle Murate è il luogo adatto per farla sprigionare». È organizzato nell'ambito dell'Estate Fiorentina con il sostegno del Comune di Firenze, Regione Toscana, progetti dell'Unione Europea, Suona Francese, Publiacqua e organizzato da Fabbrica Europa.

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