IL FILM DELLA SETTIMANA

I segreti di Osage County

Spietato dramma di famiglia in un inferno, che molto piacerà a chi predilige il gioco al massacro che dal palcoscenico passa sul grande schermo

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IL FILM DELLA SETTIMANA

I segreti di Osage County

Spietato dramma di famiglia in un inferno, che molto piacerà a chi predilige il gioco al massacro che dal palcoscenico passa sul grande schermo

Spietato dramma di famiglia in un inferno, che molto piacerà a chi predilige il gioco al massacro che dal palcoscenico passa sul grande schermo. «I segreti di Osage County» prima di diventare un film è stata infatti una pièce teatrale di Tracy Letts, che ha vinto il Premio Pulitzer ed è andata in scena per la prima volta sul palco del leggendario Steppenwolf Theatre di Chicago nell’estate del 2007, prima di esordire a Broadway nel dicembre dello stesso anno. Le rappresentazioni sono continuate con successo in una tournée internazionale e nel 2008 la pièce è stata insignita di cinque Tony Awards, tra cui quello per la Migliore Commedia. Nella trasposizione cinematografica il regista del film, John Wells, ha fatto ciò che un buon artigiano come lui deve fare, e cioè limitarsi a una regia che sappia essere al servizio delle qualità del cast, lasciando a un gruppo di interpreti in stato di grazia il compito di reggere un film tutto costruito sulle parole e gli stati d'animo.

UN GRANDE CAST - E' così che attori/divi di grande esperienza come Meryl Streep, Julia Roberts, Ewan McGregor, Juliette Lewis e Chris Cooper hanno potuto mettere a punto una godibilissima partitura di veleni e segreti sottaciuti, tirando fuori tutto il marcio nascosto per anni sotto i tappeti di un'apparente rispettabilità famigliare. A scatenare il tutto è la misteriosa scomparsa dell'alcolizzato poeta Beverly (Sam Shepard), al cui capezzale giungono le tre figlie, accompagnate da mariti e fidanzati, chiamati a sopportare anche le angherie di una madre incapace di controllare le proprie reazioni. Il quadro è dunque quello classicissimo del melodramma americano, in cui l'istituzione famigliare è fatta a pezzi e soccombe di fronte al caos dei rapporti umani falsati, delle invidie e delle gelosie. Se la scrittura – come si diceva – prende il sopravvento sulla regia (John Wells non è mica Polanski...) è logico che le scene migliori siano quelle corali, quando i personaggi si siedono intorno alla tavola per suonarsele di santa ragione a colpi di fioretto, dando alta dimostrazione della meravigliosa cattiveria che riesce a rappresentare un gruppo di attori che tra di loro se la intendono alla perfezione.

Regia: John Wells; Interpreti: Meryl Streep, Julia Roberts, Ewan McGregor, Chris Cooper, Juliette Lewis, Sam Shepard; Sceneggiatura: Tracy Letts; Fotografia: Adriano Goldman; Musiche: Gustavo Santaolalla; Montaggio: Stephen Mirrione; Scenografia: David Gropman; Costumi: Cindy Evans; Produzione: Jean Doumanian Productions; Distribuzione: Bim. USA, 2013, 119'.

In Toscana è in queste sale: Firenze: Flora, Portico; Campi Bisenzio: Uci; Livorno: Gran Guardia; Massa: Splendor; Montecatini: Excelsior; Montevarchi: Cine8; Pisa: Odeon; Pistoia: Lux; Poggibonsi: Garibaldi; Sesto Fiorentino: Grotta; Viareggio: Politeama.

Marco Luceri
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