Dall'Oltrarno al Fulgor
con un «cavallo di Troia»

cinema

Dall'Oltrarno al Fulgor
con un «cavallo di Troia»

Prima tutta fiorentina per il nuovo film di Giuseppe Ferlito, realizzato dagli allievi della scuola di cinema «Laboratorio Immagina»

Sarà una prima tutta fiorentina quella di martedì 21 gennaio (ore 20.30, con replica alle 22.30, ingresso euro 5.50) al cinema Fulgor, per il nuovo film di Giuseppe Ferlito, «Cavallo di Troia». A realizzare il film sono stati infatti gli allievi della scuola di cinema «Laboratorio Immagina» che il regista dirige da ormai molti anni e che ha sede in Borgo della Stella, nel cuore dell'Oltrarno.

Al centro della storia ci sono i sogni di un ragazzo, Adam, che vuol fare l'attore a tutti i costi. Un giorno incontrerà sulla sua strada un regista di grande carisma, confinato su una sedia a rotelle, esigente, ruvido e impietoso. Il provino sarà umiliante. Ma per il ragazzo, recitare è una necessità vitale, un'ossessione, un sogno che non è disposto a cancellare. E’ disposto a tutto, pur di farcela. La sua vita corre sul filo del disastro, dell’umiliazione, del fallimento, ma Adam non demorde e continua a seguire caparbiamente il suo sogno.

Per mettere insieme quest'impresa Ferlito (agrigentino, cinquantanove anni, e una lunga esperienza nel cinema ultraindipendente), che non ha avuto accesso a nessun finanziamento pubblico, ha dunque fatto completo affidamento sulle risorse “interne” della sua scuola di cinema, un prezioso capitale umano – tutto fiorentino – che si è messo in gioco, tant'è che molti dei giovani coinvolti, grazie a questa esperienza, si sono “fatti le ossa” su un set vero e proprio, per quanto piccolo. Tra i “ragazzi” del film, ce n'è però uno molto speciale, l'ultraottantenne Giorgio De Giorgi, una vita passata nel teatro, e adesso una nuova giovinezza come attore di cinema. Un interprete di razza, ri-scoperto da Ferlito in età non sospetta, insomma. Tra gli attori più giovani si segnalano Alessandro Massini, che colpisce per la convincente fragilità del suo sguardo, e Francesca Cellini, che recita – e canta – con grinta e talento.