LA STORIA
Come ti dirigo gli attori
(da Londra via social network)
Stasera in scena a Buti (Pisa) «Al di là di Addington Park», ma il regista Gabriele Paoli ha preparato e diretto la rappresentazione via Skype, Facebook e mail
FIRENZE - Quando si aggira per gli studi londinesi di MTV incollato al suo iPad, non è facile immaginare che quel regista toscano (è di Buti, nel Pisano) sbarcato da poco sulle coste del Regno Unito stia dirigendo degli attori italiani che provano a 1.200 chilometri di distanza. Per Gabriele Paoli, «maniaco della tecnologia», l’idea è nata naturalmente. Quando si è trovato a dover allestire «Al di là di Addington Park» in programma a Buti il 25 gennaio senza potersi allontanare da Londra, ha subito pensato a Skype, social network e mail.
REGIA A DISTANZA - «Basta una connessione a internet e posso seguire le prove e interagire con gli attori. È stato divertente - ci racconta - non mi sono mai sentito lontano dalla compagnia, o in difetto per non esserci fisicamente: la tecnologia riesce a interagire anche con un’arte antica come il teatro». Anche i tempi sono stati quelli frenetici di internet e della capitale inglese: «L’idea è nata venti giorni fa, in due giorni ho scritto il copione, in 24 ore ho scelto il cast. L’impulsività può essere un catalizzatore della creatività. In fin dei conti l’impulsività mi ha portato qua, magari se avessi riflettuto di più sarei anch’io vittima della crisi italiana».
ITALIA - UK - Gabriele Paoli viveva a Roma, sbarcato per la scuola di Cinecittà e poi rimasto per vari lavori dietro le quinte, anche con Maria De Filippi, per Amici. Ma il primo incontro col cinema lo aveva già avuto, in America: «Ero a New York, e capitò la possibilità di fare uno stage con Spielberg, per Minority Report». Forse per questo Roma gli stava piccola. «All’improvviso ho abbandonato tutto e sono partito per Londra: è stata una sfida personale». E la prima cosa che l’ha colpito è stata la velocità: «A Roma è tutto più lento, le scadenze slittano sempre. Qui invece si anticipa e quando ti si parla di un lavoro, c’è già un contratto da farti firmare». Ormai i lavori non mancano al giovane regista, che a Londra ha iniziato come organizzatore di eventi e ora è impegnato sopratutto con MTV- United Kingdom, dove dirige video di giovani band e pubblicità, come quella del colosso dei supermercati Tesco.
RITORNO AL TEATRO - Anche in patria il lavoro cresce, spesso tramite MTV-Italia, dove ha realizzato i video di Alexia, Walter Fontana, dei Lost, o degli Sugarfree. E per Feltrinelli ha diretto il cortometraggio «Coincidenze», basato sul romanzo di Stefano Benni. Ora torna al teatro, la sua prima passione. «Iniziai a nove anni, al teatro di via Manzoni di Pontedera. Fra i miei primi maestri ho avuto Luisa Pasello: la sua morte mi ha causato un dolore fortissimo». In scena a Buti quattro attori pisani: Gilda Bani, Paolo Faeta, Mirko Pelosini e Daniele Tamberi per uno spettacolo ambientato negli anni ’50 che affronta il tema del tradimento tingendosi di giallo. «Una nuova sfida per far dialogare cultura, tecnologia e storia» conclude Paoli. Gherardo Vitali Rosati