Benedetta, «the voice»
«Canto per mia sorella»

«Ho cantato per mia sorella». Così Benedetta Giovagnini, trentenne di Pozzo della Chiana, al termine della sua blind audition a The voice of Italy. Risponde alle domande di Federico Russo, ma è in lacrime: i 4 ‘coach’ Piero Pelù, Raffaella Carrà, J-Ax e Noemi hanno tutti schiacciato il pulsante. Si sono girati per lei, per la sua voce che ha incantato tutti sulle note di Blues in the Night di Ella Fitzgerald. Prima dell’audizione al buio, mercoledì sera, va in onda il servizio sulla sorella Valentina, anche lei cantante, che nel 2002 partecipò a Sanremo nelle nuove proposte, arrivando seconda dietro a Anna Tatangelo, ma aggiudicandosi il premio della critica Mia Martini.

Valentina non c’è più. Il 2 gennaio 2009 la giovane cantante fu vittima di un incidente stradale proprio a Pozzo della Chiana. La perdita di Valentina ha spinto Benedetta a continuare a cantare. Avevano studiato insieme canto e volevano provarci insieme. Benedetta ha conquistato i giudici di The Voice, scegliendo di entrare nella squadra di Pierò Pelù, che l’ha definita una “gatta pazzesca” e che dopo la scelta l’ha abbracciata e a favore di telecamera ha detto, in perfetto toscano: “«Con questa qui si fa le buche in terre». Elogiata anche da J-Ax, lontano anni luce dal genere blues: «Ho sentito una passione incredibile, una voce che mi ha fatto la pulizia dei denti». La morte di Valentina fu però non solo la spinta per Benedetta per continuare a portare a vanti il sogno di diventare cantante: i familiari e gli amici fin dal 2009 hanno costituito una Onlus dedicata alla giovane scomparsa, organizzando ogni anno proprio a Pozzo della Chiana un concorso per voci nuove e raccogliendo fondi per progetti benefici in Africa.