Milano, 7 aprile 2014 - 19:09

Si chiama OF il nuovo teatro del Maggio
Opera e i Berliner, ecco il Festival 2014

Presentati logo e nome dell'auditorium alla Leopolda, cambierà anche il sito della fondazione. «Tristano e Isotta» aprirà la kermesse, le opere restano al Comunale

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FIRENZE - Un nuovo logo per il Maggio musicale fiorentino: il simbolo grafico che rappresenterà simbolicamente il teatro nel mondo è un giglio rosso seguito dalle lettere maiuscole in nero OF, cioè Opera di Firenze, è stato presentato oggi nel corso della edizione 2014 del festival del Maggio musicale. «Ed insieme alla nuova grafica - ha spiegato il commissario straordinario del teatro Francesco Bianchi, che ha presentato il cartellone della kermesse insieme al vicesindaco di Firenze Dario Nardella e a Zubin Mehta - ci sarà anche un nuovo sito, interamente rinnovato e potenziato».

Quanto al festival, quattro le opere: in apertura, il «Tristano e Isotta» di Wagner, diretto da Zubin Mehta, il 30 aprile poi «L'amour Des Trois Oranges» di Prokof'ev« con la bacchetta di Alessandro Talevi, »Orfeo e Euridice« di Gluck, diretta da Federico Maria Sardelli, e il »Roberto Devereux« di Donizetti, in forma di concerto il 18. Daniele Gatti, del quale si è parlato recentemente per un incarico stabile al Maggio, dirigerà Mahler e Berg il 4 luglio. Proprio tra i concerti, il 24 giugno ci saranno i Berliner Philharmoniker, diretti da Gustavo Dudamel, al Nuovo Teatro dell'Opera, dove si svolgeranno tutti gli spettacoli, tranne le opere per le quali sarà utilizzato ancora il vecchio Teatro Comunale e il Teatro La Pergola.

«La riuscita della stagione del Maggio musicale fiorentino è un valore per Firenze e per tutta la Toscana, di cui la struttura musicale è ambasciatrice culturale nel mondo intero. Non si può quindi esimersi dal rallegrarsi della conferma, anno dopo anno, della capacità di proporre programmi di grande valore come quelli presentati oggi per la 77/a stagione»: lo afferma l'assessore regionale alla Cultura Sara Nocentini. «Oggi il Maggio è più ricco di una struttura teatrale moderna e all'altezza della sua fama e della sua capacità di richiamo a livello nazionale ed internazionale. Al di là del valore culturale fuori discussione, aggiunge l'assessore regionale, l'attenzione della Regione è ampiamente confermata dagli investimenti che proseguono e crescono nonostante la congiuntura economica così difficile per il comparto locale. Sulla cultura - spiega l'assessore - non si risparmia, si investe. Per questo la Regione ha portato negli anni il suo contributo dai 2milioni 450mila euro/anno fino al 2009 ai 2 milioni 950mila euro/anno nel biennio 2010-2011, fino ai 3 milioni 400mila euro/anno del triennio 2012-13-14. Cui vanno sommati i 61 milioni complessivamente investiti, attraverso i fondi FAS tra il 2010 e il 2014, per la costruzione del nuovo teatro dell'opera; quota parte della Regione sui complesso di 196 milioni che lo Stato ha messo a disposizione per la nuova struttura di spettacolo»

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