il film della settimana
Allacciate le cinture
Il nuovo film di Ferzan Ozpetek nelle sale
E' un mondo tanto riconoscibile quanto astratto quello rappresentato ogni volta da Ferzan Ozpetek. Il regista italo-turco è andato definendo il suo universo stilistico-poetico, con un ricorrere quasi esemplare di temi, situazioni, personaggi e meccanismi narrativi. Siamo sul piano di un realismo magico che riesce a muoversi, con alterne fortune, su un territorio insidioso, quello che sta tra la commedia e il melodramma, e che proprio da questo incrocio di generi trae la sua linfa vitale. E' questo il motivo per cui al cinema Ozpetek ci si avvicina spesso o da adulatori o da detrattori (senza vie di mezzo), e scommettiamo che anche questa volta, di fronte ad «Allacciate le cinture», succederà la stessa cosa. Anche perché – diciamolo in tutta franchezza – questo ultimo film rappresenta un po' la summa di quell'Ozpetek-style che agli italiani piace molto perché in esso vi ritrovano le loro qualità migliori.
Stavolta a soffrire le pene d'amore è Elena (Kasia Smutniak), barista leccese che si innamora di un meccanico bello e rude (l'ex-tronista senese Francesco Arca, perfetto per il ruolo) lontano anni luce dalla sua sensibilità. Arriveranno i figli, la vita di ogni giorno e una malattia grave, che costringerà la coppia (e i vari personaggi di contorno) a ridefinire i loro rapporti. Ambientato in una Lecce e in un Salento dalla bellezza abbagliante, il film scivola in continuazione dal piano realistico (fatto di corpi, oggetti, paesaggi) a quello fantasioso e sognante (le soggettive oniriche di Elena) senza soluzione di continuità, in un percorso costruito per far venir fuori l'unica cosa che per Ozpetek sembra contare veramente: la forza della vita e dell'amore, che vince su ogni cosa. Un film a tesi, dunque. Mai come in questo caso vale la regola: prendere o lasciare.
Regia: Ferzan Ozpetek; Interpreti: Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano; Sceneggiatura: Gianni Romoli, Ferzan Ozpetek; Fotografia: Gian Filippo Corticelli; Montaggio: Patrizio Marone; Scenografia: Marta Maffucci; Costumi: Alessandro Lai; Produzione: R&C, RaiCinema; Distribuzione: 01. Italia, 2014, 110'.
In Toscana è in queste sale: Firenze: Adriano, Fiorella, Principe, The Space, Uci; Campi Bisenzio: Uci; Empoli: Excelsior; Livorno: Gran Guardia, The Space; Massa: Splendor; Montecatini: Excelsior; Montevarchi: Cine8; Pisa: Isola Verde; Pistoia: Globo; Poggibonsi: Garibaldi; Pontedera: Cineplex; Prato: Eden, Omnia Center; Santa Croce sull'Arno: Lami; Sesto Fiorentino: Grotta; Scandicci: Cabiria; Siena: Metropolitan; Viareggio: Goldoni.
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