Milano, 7 marzo 2014 - 17:28

Allacciate le cinture

Il nuovo film di Ferzan Ozpetek nelle sale

di Marco Luceri

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E' un mondo tanto riconoscibile quanto astratto quello rappresentato ogni volta da Ferzan Ozpetek. Il regista italo-turco è andato definendo il suo universo stilistico-poetico, con un ricorrere quasi esemplare di temi, situazioni, personaggi e meccanismi narrativi. Siamo sul piano di un realismo magico che riesce a muoversi, con alterne fortune, su un territorio insidioso, quello che sta tra la commedia e il melodramma, e che proprio da questo incrocio di generi trae la sua linfa vitale. E' questo il motivo per cui al cinema Ozpetek ci si avvicina spesso o da adulatori o da detrattori (senza vie di mezzo), e scommettiamo che anche questa volta, di fronte ad «Allacciate le cinture», succederà la stessa cosa. Anche perché – diciamolo in tutta franchezza – questo ultimo film rappresenta un po' la summa di quell'Ozpetek-style che agli italiani piace molto perché in esso vi ritrovano le loro qualità migliori.

Stavolta a soffrire le pene d'amore è Elena (Kasia Smutniak), barista leccese che si innamora di un meccanico bello e rude (l'ex-tronista senese Francesco Arca, perfetto per il ruolo) lontano anni luce dalla sua sensibilità. Arriveranno i figli, la vita di ogni giorno e una malattia grave, che costringerà la coppia (e i vari personaggi di contorno) a ridefinire i loro rapporti. Ambientato in una Lecce e in un Salento dalla bellezza abbagliante, il film scivola in continuazione dal piano realistico (fatto di corpi, oggetti, paesaggi) a quello fantasioso e sognante (le soggettive oniriche di Elena) senza soluzione di continuità, in un percorso costruito per far venir fuori l'unica cosa che per Ozpetek sembra contare veramente: la forza della vita e dell'amore, che vince su ogni cosa. Un film a tesi, dunque. Mai come in questo caso vale la regola: prendere o lasciare.

Regia: Ferzan Ozpetek; Interpreti: Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano; Sceneggiatura: Gianni Romoli, Ferzan Ozpetek; Fotografia: Gian Filippo Corticelli; Montaggio: Patrizio Marone; Scenografia: Marta Maffucci; Costumi: Alessandro Lai; Produzione: R&C, RaiCinema; Distribuzione: 01. Italia, 2014, 110'.

In Toscana è in queste sale: Firenze: Adriano, Fiorella, Principe, The Space, Uci; Campi Bisenzio: Uci; Empoli: Excelsior; Livorno: Gran Guardia, The Space; Massa: Splendor; Montecatini: Excelsior; Montevarchi: Cine8; Pisa: Isola Verde; Pistoia: Globo; Poggibonsi: Garibaldi; Pontedera: Cineplex; Prato: Eden, Omnia Center; Santa Croce sull'Arno: Lami; Sesto Fiorentino: Grotta; Scandicci: Cabiria; Siena: Metropolitan; Viareggio: Goldoni.

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