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la firma

La governance tra Regione e Atenei
Firmato il protocollo, ci sarà anche Pisa

Separazione fra attività didattica e di ricerca e gestione amministrativa, per assicurare un equilibrio di bilancio: la Regione concorrerà al controllo dell’andamento finanziario

Un sistema integrato di governance tra la Regione e le Università toscane per mantenere e sviluppare «l’alto livello didattico e di ricerca», garantendo al tempo stesso «l’efficienza e il controllo della spesa». È quanto prevede il protocollo sottoscritto dal presidente della Regione, Claudio Martini e dai rettori delle Università di Siena, Silvano Focardi e di Firenze, Alberto Tesi. L’intesa, ha sottolineato Martini, sarà firmata nei prossimi giorni anche dall’Università di Pisa «dopo alcuni passaggi presso i suoi organi statutari».

LA NUOVA GOVERNANCE - Con il protocollo, è stato spiegato, prende avvio un nuovo strumento di governance che vedrà una separazione fra attività didattica e di ricerca e gestione amministrativa, per assicurare un costante equilibrio di bilancio: la Regione concorrerà al controllo dell’andamento finanziario, partecipando alla gestione economico-finanziaria e amministrativa. L’intesa (il primo passo di un processo destinato a coinvolgere anche le scuole di Alta Formazione presenti in Toscana) punta a garantire l’efficienza e il controllo della spesa, liberando nuove energie da dedicare alla didattica e alla ricerca: ciò avverrà attraverso un piano di razionalizzazione delle attività, al quale dovrà corrispondere un equilibrio di bilancio che gli Atenei si impegnano a predisporre.

MARTINI - «È un passo importante e fortemente innovativo - ha detto Martini - verso un più alto livello di collaborazione fra Regione e Università e verso un sistema in grado di dialogare con il territorio e con il sistema delle imprese. L’idea è nata anche in ragione delle difficoltà di tutto il sistema: quello che ci muove però non sono le difficoltà, ma la volontà di far crescere una forte collaborazione». «Il protocollo - ha aggiunto il rettore Tesi - delinea un nuovo modello generale di interazione e contribuisce a dotare la nostra regione di un miglior rapporto fra competenze scientifiche ed esigenze del territorio. Tale intesa deve assicurare la valorizzazione delle competenze didattiche e di ricerca dell’Università, che continuerà ad operare in assoluta autonomia; siamo certi che non sia interesse di alcuno mettere in discussione l’autonomia dell’Università». «Viste le difficoltà che ha oggi il nostro sistema, su scala generale, - ha concluso Focardi - credo sia importante pensare di mettere insieme alcune risorse: penso, ad esempio, al sistema bibliotecario o al sistema amministrativo».


17 dicembre 2009(ultima modifica: 18 dicembre 2009)

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